venerdì 21 agosto 2009

giovedì 23 luglio 2009

Gita sulla neve '09... il video

In ricordo della stupenda gita sulla neve fatta nel mese di febbraio a Gallio (sull' altopiano di Asiago), con le classi 2^A, 2^B e 2^F... Indelebili momenti di una giornata meravigliosa con allievi fantastici e accompagnatori senza eguali.

giovedì 16 luglio 2009

Gita a Mantova '09... il video

Nel mese di aprile le classi 2D e 2F hanno avuto la fantastica opportunità di visitare la città di Mantova e di apprezzarne il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico; ad accompagnarle in questa breve gita lombarda sono state tre professoresse (...), simpatiche e rigorose + un unico professore (...), che per il più del tempo è rimasto insieme agli allievi a divertirsi come un ragazzino!

Questo è il video per non dimenticare i momenti spensierati di quel giorno.


martedì 7 luglio 2009

Un saluto speciale

Durante uno degli ultimi laboratori di recupero dell'anno, un po' per via del caldo, un po' perchè non si può sempre studiare.., abbiamo realizzato il video di saluto della mitica IG; non tutti erano proprio contenti delle foto, soprattutto i maschi sono risultati molto vanitosi..., ma ci siamo dovuti accontentare!

La IG è una classe fantastica, che ho amato molto, che mi ha dato tanto e che andrà avanti benissimo, ne sono certa!!
prof.ssa Carla Amoroso

giovedì 2 luglio 2009

Vienna... wonderful

Ecco il filmato che presenta una delle tappe del viaggio d'istruzione che le classi 3^C, 3^D e 3^E hanno fatto nel mese di febbraio. Il video raccoglie le immagini dei ragazzi scattate ai luoghi visitati nella capitale austriaca; queste scorrono velocemente sulle note di "Wonderful" di Gary Go.

Buona visione e occhio alle foto di gruppo!

martedì 30 giugno 2009

martedì 9 giugno 2009

Un anno di disegni

disegnotecnico2008/09

CFG

Video dei disegni tecnici realizzati dagli allievi del prof. Michele Ferrante.

sabato 6 giugno 2009

Dal dodecagono a...


di Chiara M., 1^C

di Riccardo M., 1^C



sabato 30 maggio 2009

mercoledì 27 maggio 2009

venerdì 22 maggio 2009

giovedì 21 maggio 2009

Il dodecagono nascosto

A seguito delle prove grafiche e delle verifiche dell'attenzione fatte in aula con le classi 1^C e 1^F, è finalmente giunto il "giorno di dura prova" per i ragazzi della classe 1^G... Anche qui il disegno da realizzare è stata una composizione delle figure geometriche studiate negli ultimi mesi, ottenuta costruendo sui lati di una figura iniziale (in questo caso un dodecagono) tanti altri poligoni e poi sui lati di questi altri ancora. I giovani disegnatori sono riusciti, anche se non tutti, a portare a termine l'elaborato che io ho tracciato alla lavagna durante la prima ora di lezione; un disegno forse più complesso rispetto a quelli fatti nelle altre prime (vista anche la figura nuova di ben 12 lati che alla fine poco si vede), ma avente la stessa logica compositiva sequenziale. Sicuramente la piccola aula ed il troppo caldo non sono stati nostri amici, ma l'impegno da parte dei ragazzi c'è stato e i loro disegni lo dimostrano. Ecco i tre migliori, in ordine dal primo classificato al terzo.
Ylenia G., 1^G
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Nicolò R., 1^G
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Aurora B., 1^G

lunedì 18 maggio 2009

Le tre regine

Sabato scorso, con un'esperimento del tutto analogo a quello fatto con la classe 1^C, i ragazzi della classe 1^F si sono impegnati in aula a realizzare con me un' elaborata composizione geometrica, cercando di rispettare tutte le regole del disegno tecnico e le mie preziose indicazioni. I ragazzi hanno risposto bene al lavoro richiesto, impegnandosi il più possibile... soprattutto le ragazze... e i risultati finali sono stati più che positivi per me.
Sono riuscito, anche se con non poche difficoltà, a decretare i tre migliori disegni che di seguito pubblico, in ordine dal primo classificato al terzo.
prof. MF

Beatrice S., 1^F
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Alessandra C., 1^F
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Alice R., 1^F

NB: il mio è un giudizio personale e non deve influenzare il vostro quindi valutate e commentate qual è secondo voi quello che merita la prima posizione

domenica 17 maggio 2009

sabato 16 maggio 2009

martedì 12 maggio 2009

Proiezioni Ortogonali di Solidi, con le basi inclinate rispetto al P.O.

Gli elaborati grafici, realizzati in classe durante le ore di Tecnologia, chiudono il programma di Disegno Tecnico delle classi seconde, che si è interamente basato sul concetto di Proiezioni Ortogonali di solidi geometrici semplici e compositi.
Abituati ad avere la base del solido parallela al piano orizzontale, i ragazzi hanno tracciato le viste (dall'alto, di fronte e di fianco) di due solidi (prisma a base esagonale e piramide a base ottagonale), con la base inclinata di un certo angolo rispetto a P.O., sicuramente più complicate da individuare graficamente rispetto a quelle classiche, ma con un disegno finale più interessante... le basi e le facce dei solidi risultano essere deformate sul supporto bidimensionale perchè viste in obliquo rispetto all'osservatore.




disegno di Giulia S., 2^C



disegno di Jenny D.P.,2^F

domenica 10 maggio 2009

Settimana della sicurezza: letture per il corretto uso del cellulare

Vantaggi e rischi del telefonino
Il telefono cellulare è un’invenzione che ha cambiato il nostro modo di comunicare con gli altri; consente, infatti di parlare in ogni momento e da qualsiasi luogo con le persone a noi care, ci permette di inviare messaggi scritti, scattare fotografie, fare dei filmati. Con le ultime generazioni di telefoni cellulari è inoltre possibile scoprire dove si trova una persona anche se non sta telefonando, purchè abbia il cellulare acceso. Purtroppo, però, i telefonini emettono onde elettromagnetiche potenzialmente rischiose per la salute umana (specie dei bambini e dei ragazzi) poiché penetrano nel corpo, in particolare nella testa. Una parte della loro energia colpisce i tessuti del cervello e può modificare alcune cellule, provocando tumori. Le prove scientifiche in questo campo non sono ancora definitive, tuttavia l’Istituto dei Tumori presso l’Università di Pittsburgh ha pubblicato un decalogo da seguire per chi usa il telefono cellulare.

testo tratto dal libro "Vedere la Tecnologia", Milano, Paravia Bruo Mondadori, 2009

Il cellulare può creare dipendenza

Sono passati ormai quasi 40 anni da quando Martin Cooper effettuò da una strada affollata di New York la prima telefonata da un dispositivo cellulare che a quell' epoca pesava quasi un chilo, e non poteva di certo sapere che avrebbe dato vita ad una nuova era.
Sempre più piccolo e meno costoso, il telefonino del ventesimo secolo è diventato un monumento alla tecnologia, destinato a rimpiazzare, con il tempo, foto e videocamere, e incorpora tutti i dispositivi portatili di uso comune al giorno d’oggi, come i lettori mp3.
Top della comodità e della praticità, acquista con il passar del tempo delle funzioni sempre più innovative, facendo perdere di vista però quello che dovrebbe essere il fine ultimo della sua nascita, ossia facilitare le comunicazioni e non creare dipendenza.
Cresciuto a dismisura, il cosiddetto "popolo del telefonino" si dichiara quasi completamente dipendente dal cellulare e a farne le spese sono principalmente giovani ed adolescenti.
Dall'indagine pubblicata dal "Daily Express" emergono infatti una serie di elementi allarmanti: non solo l'età media in cui si inizia ad usare il telefonino risulterebbe sensibilmente diminuita passando da 11-12 anni a 6, ma ormai sei adolescenti su dieci si autodefiniscono dipendenti dal cellulare, il 54% di questi lo giudica uno strumento essenziale.
Che inizi per un obbligo dettato da genitori apprensivi o per una semplice questione di "moda", l'utilizzo del cellulare finisce per diventare, con il passar del tempo, una vera e propria droga per i giovani d'oggi che ci restano incollati dalle sei-otto ore al giorno tra chiamate, sms, giochi o ascolto di musica.
La metà degli intervistati inoltre dichiara di aver preso l'abitudine di dormire con il telefonino acceso vicino al letto o addirittura sotto il cuscino, ignorando i problemi che questo può causare alla salute.
Comportamento dannoso per il sonno risulta essere l'abitudine di inviare e ricevere sms durante la notte che comporterebbe un costante stato d'ansia a livello inconscio. L’ attenzione rivolta costantemente al telefonino, infatti, non permette di cadere nel sonno profondo, che è quello stato in cui il cervello riposa pienamente.
Decisamente più dannoso di pc, televisione e videogiochi che si limitano a sottrarre ore di sonno all’ adolescente, il cellulare provocherebbe uno stato di nervosismo e di stanchezza perenne, dovute appunto al non dormir bene.
Inoltre, stando a ciò che dice Epidemiology, rivista su cui sono state pubblicate le ricerche del Karolinska Institute di Stoccolma, il costante contatto con onde elettromagnetiche determinerebbe la possibilità di riscontrare un raro tipo di tumore, il neurinoma acustico.
Questo tumore benigno a crescita lenta avrebbe bisogno in genere di più di cinque anni per svilupparsi e di sei-sette anni per l’ apparizione del primo sintomo, e risulta essere più diffuso all’ orecchio destro che è quello utilizzato in genere per le conversazioni al cellulare, il 52% contro il 39% che lo tiene sulla sinistra.

testo di Erminia Daniela Bizzarro, tratto dal sito http://www.settimopotere.com/

Il decalogo del cellulare

1. Non consentite ai bambini di usare il cellulare, se non in caso di reale emergenza. Gli organi, che devono ancora svilupparsi in un feto o di un bambino sono quelli più facilmente vulnerabili alle onde elettromagnetiche;
2. Quando impiegate il cellulare, tenetelo lontano dalla testa il più possibile;
3. Ricorrete al vivavoce o a sistemi simili;
4. Evitate di adoperare il cellulare in luoghi come gli autobus, dove potete esporre altre persone alle radiazioni;
5. Non tenete il cellulare acceso a contatto del corpo: non tenetelo sotto il cuscino o vicino alla testiera del letto in cui dormite. Questo vale soprattutto per le donne incinte;
6. Se siete costretti a tenere il cellulare acceso indosso, assicuratevi che sia collocato con la parte posteriore verso l'esterno;
7. Usate il cellulare solo per comunicazioni brevi e cambiando orecchio ogni trenta-quaranta secondi. Per conversazioni lunghe, ricorrete ad un telefono fisso, non ad un cordless (telefono senza filo) che si basa su una tecnologia molto simile a quella della telefonia mobile;
8. Evitate di usare il telefono quando il segnale è debole o quando vi muovete ad alta velocità, ad esempio, in automobile o in treno, poiché in tali circostanze la potenza tocca picchi elevati, non appena il cellulare si collega ad un ripetitore di segnale;
9. Quando possibile, usate altri sistemi per comunicare;
10. Scegliete uno strumento con S.A.R. basso (S.A.R. è sigla che sta per Specific absorption rate, ossia livello specifico di assorbimento che è la misura dell'intensità del campo assorbito dall'organismo).

stilato dal dottor Hebermann

giovedì 7 maggio 2009

Sperimentando... con la 3^C

"Sperimentando" è una mostra interattiva di fisica, chimica e scienze progettata dalla Sezione di Padova dell’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (AIF), in collaborazione con gli insegnanti di alcune scuole superiori di Padova (ISI Duca degli Abruzzi, ITIS Marconi, ITIS Severi, L.S. Fermi, ITAS Scalcerle, L.A. Modigliani), per insegnanti e studenti delle scuole secondarie di tutto il Veneto ma anche per l’intera popolazione di Padova. E’ nata nel 2002 e si è sviluppata grazie al supporto scientifico, organizzativo e finanziario degli enti locali e delle prestigiose istituzioni scientifiche presenti nel territorio.
Si pone l’obiettivo di avvicinare in modo piacevole e divertente, ma pur sempre rigoroso, giovani e meno giovani alla scienza. Pur nella semplicità degli apparati esposti, segue la scia dei musei scientifici interattivi che si vanno diffondendo in tutto il mondo e copre a Padova e nel Veneto una carenza, quella relativa alla valorizzazione della Cultura Scientifica, che in una città universitaria è particolarmente grave.
La mostra è indirizzata prevalentemente agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado ma la varietà dei temi trattati ed i diversi livelli di approfondimento previsti rendono interessante la visita per persone di tutte le età.
Nella sezione di fisica, la più ampia, si trovano esperimenti di ottica in stanza buia, esperimenti sugli specchi e la visione, trasformazioni di energia, moti, fluidi, termodinamica, onde ed elettromagnetismo.
Nella sezione di scienze vengono sviluppati i percorsi di biologia, microscopia, zoologia, anatomia umana e botanica ma ogni anno l’approccio presenta caratteristiche diverse e vengono approfonditi aspetti particolari come l’educazione alla salute, l’evoluzione delle specie, le piante utili o dannose.
Nella sezione di chimica vengono sviluppati due percorsi, uno concernente la chimica generale, “la chimica domestica” e la chimica in cucina, l’altro riguardante chimica e proprietà chimico-fisiche delle acque e dei terreni.

info tratte dal sito ufficiale della mostra.


Questa mattina siamo andati a Padova insieme alla classe 3^E per vedere la mostra interattiva; delle tre aree specifiche ci siamo soffermati soltanto in quelle di fisica e di scienze ed abbiamo visto un pò di esperimenti legati alla materia, alla gravità, alla biologia ed alla zoologia.
Divisi in gruppi da 12 allievi + 1 docente abbiamo passeggiato tra gli elementi esposti e ci siamo soffermati su quelli di nostro interesse; a farci da accompagnatori c'erano dei ragazzi incaricati, molto simpatici e disponibili.
E' stata molto interessante ed istruttiva anche se forse il tempo a disposizione era poco e di cose da vedere ce n' erano ancora tante... ed è stato divertente vedere che un pò di allieve (...) hanno paura anche di innocui insetti sia vivi che morti!

mercoledì 6 maggio 2009

Un solo migliore non c'è!

Non è facile scegliere un solo elaborato quando, nel totale, di elaborati validi ce ne sono e sono pure tanti...
Qualche giorno fa ho promesso ai ragazzi della classe prima che l'autore del disegno migliore, realizzato con me in aula, avrebbe vinto la pubblicazione del suo lavoro in questo blog e oggi a lezione, un pò per gioco e un pò per motivarli a fare meglio e di più, ho lanciato questa "sfida". Il mio non era un disegno facile già in partenza e mi sono "divertito" a complicarlo maggiormente man mano che riempivo la lavagna di figure geometriche: esagoni, triangoli, altri triangoli e poi di nuovo esagoni; il tutto colorato con soli due colori, ma sempre alternati... il blu e l'arancione.
I ragazzi della 1^C mi hanno seguito linea dopo linea, arco dopo arco... io col gesso e loro con le matite abbiamo tracciato insieme una composizione geometrica con le figure studiate nelle ultime lezioni di tecnologia e al termine delle due ore, dopo il ritiro delle tavole, un senso piacevole di personale soddisfazione mi ha riempito... la gran parte della classe è riuscita a realizzare un meritevole lavoro.
E' stata una bella lezione e ci siamo divertiti imparando... grazie ragazzi,
prof. MF
n.b. pubblico tre disegni e lascio a voi lettori la scelta del migliore.
Alberto B., 1^C

Carlo L., 1^C

Niccolò F., 1^C

lunedì 4 maggio 2009

sabato 2 maggio 2009

Disegnare con il computer

La grafica vettoriale ci permette di tracciare i disegni geometrici che si realizzano in tecnologia con la matita e gli strumenti del disegno tecnico; i programmi specifici per questo tipo di grafica (ad es. AutoCAD) sono diffusi solo tra i professionisti e quindi non sono alla portata di tutti, presentano numerose funzioni e ottime prestazioni. Esistono però software non professionali, molto semplici da utilizzare, che si prestano bene per il tipo di lavoro che si fa a scuola (ad es. Pait, PowerPoint, Publisher, etc.) e quindi possono essere utilizzati anche da ragazzi alle prime armi con il disegno vettoriale.

elaborato di Ilaria Z., 2^F

mercoledì 29 aprile 2009

Le piramidi


di Marica M., 2^F

martedì 14 aprile 2009

Statistica e Alimentazione

Con i ragazzi della classe seconda, in seguito a delle indagini statistiche sull'alimentazione di tutto il corso C (effettuate da loro stessi con la prof.ssa di matematica) abbiamo ordinato e calcolato con il foglio elettronico Excel tutti i dati raccolti (frequenze assolute, frequenze relative e frequenze percentuali) e ci siamo ricavati le relative rappresentazioni grafiche (istogrammi e diagrammi torta), parziali e totali. In Laboratorio, ogni allievo con Excel ha potuto verificare la correttezza dei propri calcoli effettuati precedentemente in altra sede e raccolti nei propri quaderni.
elaborati di Pierfrancesco S., 2^C

mercoledì 8 aprile 2009

Piccola Centrale Idroelettrica

Ogni anno la nostra scuola, in collaborazione con l'ETRA, dà la possibilità ai suoi allievi di fare delle attività interessanti ed intelligenti legate agli argomenti di studio e di visitare poi gli impianti e le piccole aziende a noi vicini. Come l'anno scorso, anche quest'anno con le classi seconde siamo andati a vedere la centrale idroelettrica di Camazzole (Carmignano di Brenta), un piccolissimo impianto di grande valore. Riporto qui alcune foto scattate e un pò di informazioni relative alla piccola Centrale tratte dal sito dell' ETRA .
Prof. MF


La Centrale Idroelettrica di Camazzole(Roggia Molina)
La centrale idroelettrica di Camazzole (Carmignano di Brenta) è stata costruita nel 1904 e sorge sull'antica Roggia Molina. Mantiene tuttora l'originaria struttura idraulica e meccanica, potenziata e migliorata nel 1991 senza cambiare la potenza effettiva e senza modificare la turbina installata.
Essendo di piccole dimensioni, ha un impatto ridottissimo sull'ambiente.

Le caratteristiche tecniche della centrale
  • salto idraulico: 7,04 m

  • portata di concessione media: 1800 L/sec

  • turbina "Francis" ad asse orizzontale, dotata di distribuzione mobile in camera chiusa: potenza nominale di 150 kVA, funzionante in massima apertura a 230 giri/min

  • moltiplicatore variabile installato in asse con il generatore asincrono: potenza nominale di 315 kVA e tensione di uscita di 380 V
  • cabina di elevazione interna con trasformatore bt/MT che aumenta la tensione da 380 a 10.000 Vpotenza di 250 kVA
Il salto
In una grande centrale idroelettrica, il salto è fornito dalle cascate o dalle dighe e si aggira intorno agli ottanta metri. Il salto della piccola centrale di Camazzole è di 7,04 metri. Per sfruttare appieno questo leggero dislivello della roggia, l'acqua viene incanalata in una condotta forzata a forma di imbuto rovesciato, più stretto all'entrata e più largo in uscita. In tal modo, appena prima dell'imboccatura, l'acqua subisce un'accelerazione. In questo punto è posta la turbina.

La turbina
E' composta da una parte fissata (statore) e da una parte mobile (rotore). Il rotore trasferisce energia dall'acqua all'albero rotante della turbina stessa, trasformando l'energia da cinetica a meccanica. In questo impianto è presente una turbina "Francis" ad asse orizzontale.

Il generatore
E' una macchina elettrica dove l'energia meccanica viene trasformata in energia elettrica; si genera al suo interno un campo magnetico, per effetto dellla rotazione del rotore, che induce una corrente elettrica, cioè un flusso di particelle cariche negativamente (rotore).

Il trasformatore
E' necessario per innalzare la tensione dell'energia elettrica generata dall'alternatore e abbassarne la corrente. In questo modo l'energia può essere trasferita nella rete di distribuzione anche nei punti più lontani dalla centrale, riducendo lo spreco di energia.

lunedì 30 marzo 2009

Ciao prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(5)

...l’ idea di fare un blog tutto per noi è stata proprio una bella cosa. È molto interessante perché mette i nostri disegni di tecnica, ovviamente i migliori, le nostre ricerche di cui noi possiamo commentare e tanto altro… Quest’ anno e anche l'anno scorso, con lei mi sono sempre trovata bene non solo perché spiega bene, (anche se nella maggior parte delle volte c' è casino in classe e non si capisce bene), ma anche perché e tanto simpatico e scherza, però certe volte si arrabbia per non dire spesso e se devo dire la verità siamo noi che la facciamo diventare cattivo. Io penso che il nostro sia un bel programma che poi ci servirà alle superiori. I disegni che ci fa fare non sono ne troppo facili e neanche difficili. Ora stiamo facendo l’assonometria isometrica e abbiamo appena fatto quella cavaliera. A me piace di più quella isometrica. In generale mi piacciono tutti i disegni, però quando non mi vengono giusti mi viene il nervoso!! A proposito della gita mi è dispiaciuto molto che lei non sia venuto perché così mi potevo divertire di più, questo è sicuro!:-))
Adesso la devo salutare e spero di essere stata chiara..!!
Arrivederla prof……. alla prossima!
di Melania V.

venerdì 27 marzo 2009

La scala

La scala in edilizia è una struttura di collegamento verticale fra i diversi piani di una costruzione; è formata da un insieme di strutture con quote differenti chiamate gradini delle quali la dimensione parallela al verso della scala (e quindi la profondità) è chiamata pedata, mentre la distanza verticale tra due elementi successivi (e quindi l'altezza) è chiamata alzata.
Un insieme di gradini compone una rampa, mentre la rampa stessa collega tra di loro due pianerottoli che possono essere di arrivo o di partenza se permettono lo smistamento verso altre zone dell'edificio oppure di riposo se servono solo a collegare più rampe.
La larghezza della rampa è funzione del numero di persone che vi possono transitare contemporaneamente e dell'uso a cui è adibita. L'alzata in genere è compresa tra i 13 e i 20 cm mentre la pedata viene calcolata tramite relazioni empiriche basate sul lavoro svolto dall'utente nell'affrontare il dislivello.
Le formule usate per il dimensionamento e quindi la progettazione dei gradini di una scala sono 2A+P=62÷64 cm (formula di Blondel) e P+4A/3=52 cm. La legge sulle barriere architettoniche (D.M. Ministero dei LL. PP. 14/06/89 n°236) richiede i seguenti requisiti: rapporto tra alzata e pedata (pedata minimo di 30 cm): la somma tra il doppio dell'alzata e la pedata deve essere compresa tra 62÷64 cm (coefficiente di Blondel, ex art. 8.1.10 Scale).
Nell'immagine sono rappresentate in pianta le diverse tipologie di scale.
informazioni tratte da wikipedia

giovedì 26 marzo 2009

lunedì 23 marzo 2009

Caro prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(4)

...poter fare fare un blog riguardo la nostra scuola è bellissimo.
Le volevo chiedere se oggi avremmo potuto navigare in internet per cercare dei testi che il professore di musica ci aveva chiesto di trovare. Le volevo chiedere: Domenica viene al carnevale in piazza..?, Ci saremo tutti..!
Per la prossima volta siccome non ho fatto il disegno per casa, le va bene se lo faccio in classe..?? SCHERZO..!!
Comunque secondo lei il ministro Gelmini ha fatto bene a togliere l' informatica dalle scuole pubbliche? Beh.. secondo me non doveva toglierla perché ormai viviamo in un villaggio globale dove tutto si fa grazie al computer e la tecnologia. Spero che la Gelmini vada in pensione presto!!! Ci terrei tanto che lei restasse in questa scuola!!! Per gli esami posso portare per le sue materie una presentazione in power point sull’energia idroelettrica? Sempre se resterò promosso.
La saluto e mi risponda
di Filippo M.

martedì 17 marzo 2009

Orario scolastico della 3^C

La tabella è stata realizzata con il software Word durante l'ora di informatica.
elaborato di Marina C.

lunedì 16 marzo 2009

Energia Nucleare e Idroelettrica... per riflettere

Il mondo consuma… e anche troppo! Pensiamo che solo il 25% circa degli abitanti dell’occidente del mondo (paesi industrializzati), utilizza l’ 80% dell’energia prodotta, lasciando al restante 75% della popolazione solo il 20%. Non è giusto!… eppure da anni si vive così. Al giorno d’oggi l’uomo sta tentando di investire molto sulle energie rinnovabili in modo tale da incrementare l’energia già prodotta. Molte volte tutto ciò si rivela inutile, perché si scoprono energie molto costose per il tenore di vita del 2009 (caratterizzato da una crisi che non fa altro che peggiorare) e instabili (caratterizzate da momenti in cui si produce più energia e momenti in cui se ne produce meno).
E’ UN FATTO STRANO CHE NEL 2009 UNA CIVILTA’ EVOLUTA COME LA NOSTRA, STIA CADENDO IN UNA CRISI ECONOMICA INEVITABILE.
Da non molto tempo si discute molto in Italia per la costruzione di CENTRALI NUCLEARI... Non è servita a niente la storia?
Il 6-9 Agosto 1965 non ricorda niente? La bomba atomica ha raso al suolo Hiroshima… questo è ciò che fa l’uomo.
Nel 1959 è stato costruito il primo reattore nucleare in Italia e il 26 Aprile 1960 è entrata in funzione la prima centrale. E dopo il 1989 l’uomo italiano ha forse capito che era meglio non continuare, dato il disastro provocato dallo scoppio di un reattore nucleare, che ha portato il silenzio anche a CHERNOBYL (in foto). La nube radioattiva formata è ancora oggi in circolazione registrando un tasso di radioattività molto alto. Pensate... dopo 22 anni!!
Non penso che al governo italiano interessi, dato che il patto con la Francia è gia stato firmato (questo patto dispone della presenza del nucleare in italia).
Ora, dato che di accuse ne ho già fatte troppe, passiamo ad un’energia pulita e rinnovabile, l' ENERGIA IDROELETTRICA, che provoca in qualche modo inquinamento acustico oltre a trasformare il terrirorio. Ancora poco diffusa, necessita di costi molto elevati, proprio come ogni forma di energia rinnovabile. Purtoppo ricopre solo i 2-3% circa dell’energia totale prodotta. Oggi è penalizzata dalla degenerazione dei corsi d’acqua, che sono diminuiti sia di numero che di portata dell’8% circa in tuto il mondo.
Di errori ne sono stai fatti tanti… cerchiamo di imparare qualcosa, perchè i nostri occhi non continuino a vedere solo che CRISI… RIFLETTIAMO.

di Giorgia M.

domenica 15 marzo 2009

Caro prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(2)

...non sono mai riuscita a capire perché a volte è simpaticissimo, ride e scherza con noi, mentre altre volte è molto severo…
Mi hanno detto che tre giovedì fa, quando io non c’ero era stato abbastanza “cattivo”. Forse vuole farsi rispettare, ma credo che dovrebbe comportarsi come una volta, ridendo e scherzando, dando dei limiti di orari entro i quali fare i disegni, interrogare periodicamente, ecc… in modo da farsi rispettare, senza essere troppo severo. A fare questo ci è riuscito il giovedì durante il quale i miei compagni hanno fatto verifica, mentre a me ha spiegato gli argomenti che non avevo capito perché ero assente. In quel giorno c’era silenzio, poi alla fine della verifica abbiamo parlato tutti assieme della gita…
La lezione peggiore, almeno per me, è stata l’anno scorso, quando ci ha detto che forse non avrebbe più insegnato nella nostra classe… poi però ha detto che sarebbe rimasto. Era divertente l’anno scorso quando io e Giorgia le parlavamo del “prof carino”.
Prof venga con le marmitte alle superiori = )
Continui così che è un prof. fantastico! le vogliamo bene tutti… mi mancherà alle superiori…
Arrivederci!

di Gaia B.

sabato 14 marzo 2009

Il disastro di Chernobyl e il problema delle scorie

La questione della sicurezza delle centrali nucleari è sempre stata un punto di discussione e polemica tra i sostenitori e i contrari al nucleare perché questa risorsa energetica è molto pericolosa.
L’ incidente della centrale di Chernobyl portò alla distruzione del nocciolo del reattore e di parte dell’ edificio in cui era alloggiato; furono rilasciate grandi quantità di materiale radioattivo nell'ambiente, causando numerose vittime.
La nube radioattiva spinta dai venti percorse buona parte dell’ Europa. Anche l' Italia fu investita dalla nube e si registrarono notevoli aumenti della radioattività del suolo.
Dopo Chernobyl c’ è stata la sospensione dei programmi nucleari in diversi paesi, tra cui l' Italia.
Le scorie nucleari, altamente radioattive e difficilmente smaltibili, vengono sotterrate in depositi chiusi di acciaio a centinaia di metri di profondità, ma attività vulcaniche o movimenti sismici potrebbero creare problemi irreversibili.
La popolazione, giustamente, non vuole avere depositi di scorie nei loro territori e si oppone fortemente.
di Gioia P.

venerdì 13 marzo 2009

giovedì 12 marzo 2009

Energia Nucleare... fissione e fusione

L’ energia nucleare è una forma di energia che deriva da modificazioni della struttura stessa della materia. La materia può trasformarsi in energia secondo la legge di fisica di Einstein. Ci sono 2 processi che possono produrre energia nucleare: la fissione o scissione nucleare e la fusione nucleare.
La fissione nucleare consiste nella disintegrazione del nucleo dell’ atomo di alcuni elementi, detti fissili, per mezzo di piccolissime particelle (neutroni) che lo colpiscono e lo spezzano in due nuclei più leggeri. Il prodotto della scissione ha una massa più piccola di quella iniziale: ciò significa che, durante il processo, una parte della materia si è trasformata in energia. Se la quantità fissile è sufficiente, durante la fissione si liberano altri neutroni capaci, a loro volta, di colpire i nuovi nuclei, e così via. L’ elemento fissile usato nelle centrali nucleari è l’ uranio 235.
La fusione nucleare consiste nell’ unione di nuclei di atomi leggeri per formare nuclei più pesanti. Quando due nuclei leggeri (deuterio e trizio, isotopi dell’ idrogeno) sono spinti con forza uno contro l’ altro, possono saldarsi, fondersi insieme e formare un solo nucleo il quale, però, risulta un po’ meno pesante della somma degli altri due. La quantità di materia mancante si è trasformata in energia.
di Mattia S.

mercoledì 11 marzo 2009

martedì 10 marzo 2009

Caro prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(3)

...secondo me l’argomento che stiamo trattando quest'anno di informatica è molto interessante e simpatico perché puoi esprimerti nelle tue opinioni e nelle tue emozioni. Il blog, secondo me, è una cosa che ti fa pensare al modo di divertirsi attuale es.: il nostro post (V .G . e M .T . ) che parla dei Sonohra, due fratelli musicisti che un anno fa hanno vinto il festival di Sanremo; questo post ti fornisce informazioni sulla musica soprattutto sulle nuove canzoni che hanno pubblicato i Sonohra e puoi esprimere le tue opinioni nel post di un tuo compagno, cosa che mi diverte moltissimo.
Caro professore devo dirle che quest’anno ha avuto proprio una bella idea! Anche perché non è una lezione come il solito dove c’è da ragionare etc…
Tecnologia, anche questa una materia interessante e simpatica soprattutto il disegno (l’assonometria isometrica... il disegno che mi è piaciuto di più è stato la stella di David perché mi sono divertita e ho capito che da due figure geometriche (in questo caso due triangoli) si può ottenere una nuova figura. Secondo me, l’assonometria isometrica è più facile di quella cavaliera perché io mi diverto a trovare i punti, mi sembra di giocare a battaglia navale!!
insomma due argomenti veramente interessanti!

di Veronica G.

lunedì 9 marzo 2009

Caro prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(1)

...lei è il mio prof. preferito e nelle sue ore mi annoio meno e passano più velocemente delle altre forse anche perché mi piace la materia che lei insegna, anche se a volte non faccio volentieri i compiti o non li faccio proprio. Lei è il prof. che conosco meglio, è molto simpatico, bravo e disponibile nel suo lavoro di insegnante. Lei è anche il più giovane e sono contento che la nostra scuola abbia un insegnante come lei!!!
.
di Simone D. M.

giovedì 5 marzo 2009

martedì 3 marzo 2009

Grafici sull' Energia Elettrica



I diagrammi a torta tridimensionali sono stati realizzati in classe con il foglio elettronico Excel partendo dai dati relativi alla produzione di energia elettrica mondiale ed italiana nel 2005;
dai grafici è evidente che il sistema energetico si basa ancora sui combustibili fossili, mentre le fonti rinnovabili rappresentano solo una quota minima di risorse energetiche.

elaborati di Simone D. M.

lunedì 2 marzo 2009

Risorse Energetiche... per saperne di più

1. Introduzione

Risorse energetiche: Insieme delle materie prime e dei fenomeni naturali sfruttati per produrre energia. Per ciascun paese, il consumo di energia è determinato dal livello di attività produttiva (l'energia è essenziale per far funzionare industrie e trasporti) e dal livello di vita dei consumatori (per svolgere le attività quotidiane, per l'illuminazione, il riscaldamento). Il fabbisogno di energia viene generalmente espresso in termini di tonnellate di carbon fossile o di barili di petrolio – le fonti energetiche a tutt'oggi più diffuse –; un barile equivale a 158,987 litri.
La continua crescita della popolazione mondiale (si prevede che, dai circa 6 miliardi attuali, arrivi agli 8 miliardi intorno al 2020), l'aumento del livello di vita nei paesi industrializzati e il crescente fabbisogno di energia dei paesi in via di sviluppo (America latina, Asia, Africa, e in particolare India, Cina, Brasile e Indonesia) fanno prevedere che il consumo mondiale di energia continuerà a crescere a un ritmo di circa 1,5% all'anno. Questo scenario genera nei governi motivate preoccupazioni, sia perché le risorse energetiche oggi più utilizzate sono limitate, sia perché le tecniche necessarie per il loro utilizzo causano inquinamento ambientale e alterano l'equilibrio ecologico del pianeta. Ne segue che attualmente, una delle principali preoccupazioni dei governi in fatto di risorse energetiche sia la ricerca di fonti alternative a quelle tradizionali, possibilmente non inquinanti e non esauribili, e il risparmio di energia.


2. Evoluzione dei consumi di energia

Per migliaia di anni, le fonti di energia utilizzate sono state quasi esclusivamente la legna da ardere, gli scarti agricoli e lo sterco animale. Fu solo a partire dal XVII secolo, con la rivoluzione industriale e l’impiego massiccio della macchina a vapore nell’industria, che il consumo di energia subì un brusco aumento e la fonte primaria divenne il carbone. Poi, nel corso del XX secolo, il fabbisogno energetico mondiale è aumentato vertiginosamente. Per decenni il mondo intero ha attinto alle fonti naturali non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturale), senza preoccuparsi della loro limitatezza. Soltanto con la crisi energetica del 1973 si è presa coscienza della necessità di cercare valide fonti alternative di energia. La crisi fu scatenata dal provvedimento dei paesi produttori di petrolio (membri dell’vedi OPEC), che quadruplicarono il prezzo del barile di petrolio, riducendo nel contempo le forniture ai principali paesi importatori. Il prezzo continuò a salire fino al 1980, quando raggiunse la cifra record di 40 dollari al barile. La Comunità Europea si accordò allora per ridurre l'utilizzo di petrolio, privilegiando il carbone e l'energia nucleare, e per una politica di risparmio energetico. Furono gli anni che videro i cittadini rinunciare all'uso dell'automobile per privilegiare i trasporti pubblici, e iniziare a porre attenzione ai consumi casalinghi di elettricità e di combustibile per il riscaldamento. Oggi il prezzo del barile di petrolio (tenendo conto delle svalutazioni monetarie) è ridisceso all'incirca ai livelli da cui era partito, ma il risparmio energetico e la ricerca di risorse di energia alternative è ancora una delle primarie preoccupazioni mondiali.


3. Fonti energetiche

È diffuso l'uso di classificare le risorse di energia in fonti non rinnovabili e fonti rinnovabili.

1. Fonti non rinnovabili

Le fonti non rinnovabili includono i combustibili fossili solidi, liquidi e gassosi originatisi per lenta trasformazione di materiali organici, in strati più o meno profondi della crosta terrestre, e i combustibili fissili, fonte primaria per la produzione di energia nucleare. Ai primi appartengono carbon fossile, petrolio, gas naturale, ai secondi, l'uranio e il torio.
Petrolio e gas naturale non sono equamente ripartiti sulla superficie terrestre; il carbone invece è più abbondante e diffuso più uniformemente, tanto da poter continuare a soddisfare il bisogno energetico ancora per qualche secolo. Il problema del carbone è piuttosto di tipo ecologico: il suo utilizzo comporta il rilascio in atmosfera di grosse quantità di biossido di carbonio. A parità di peso, infatti, il carbon fossile emette una quantità maggiore di biossido di carbonio rispetto al petrolio e al gas naturale. Per ciascuno di questi tre combustibili, a seconda dei giacimenti, esistono tuttavia differenze significative di qualità: per quanto riguarda il gas naturale, ad esempio, quello estratto dal giacimento che si trova a Groninga, nei Paesi Bassi, contiene meno dell'1% di biossido di carbonio, quello del giacimento di Krahnberg, in Germania, ne contiene il 53%, quello di Catania, in Italia, il 49%.
I combustibili fossili, inoltre, non possiedono lo stesso valore energetico: 1 kg di petrolio produce per combustione 10.000 kilocalorie (kcal), mentre la stessa quantità di carbone fornisce 7000 kcal e con 1kg di gas naturale si ottengono circa 8000 kcal. È abitudine comune definire, come unità di misura di confronto fra le varie risorse di energia, la 'tonnellata equivalente di petrolio' (tep): 1 ton di petrolio equivale a 1,5 ton di carbone o a 1000 m3 di gas naturale. Una tep equivale alla produzione di circa 4500 kWh di energia elettrica.
Attualmente, l'utilizzo dei combustibili fossili nel mondo è così ripartito: il 44% del totale è rappresentato da petrolio, il 31% dal carbone e il 25% da gas naturale.
L'uranio si trova in numerose rocce, ma in quantità limitate. Il suo trattamento al fine di ottenere combustibile atto a sostenere i processi di fissione nucleare è estremamente costoso e potenzialmente pericoloso per l'ambiente e per l'uomo. Per questo motivo, dopo un breve entusiasmo dilagato intorno agli anni Settanta, l'energia nucleare non è vista come l'alternativa energetica del prossimo millennio alle risorse tradizionali.


2. Fonti rinnovabili

Le fonti di energia rinnovabili (disponibili in quantità non limitate) sono state fra le prime a essere sfruttate dall'uomo. Sono, ad esempio, la legna, o più in generale le biomasse; l'energia idraulica, già oggi utilizzata nelle centrali idroelettriche; l'energia eolica, fornita dal vento; l'energia degli oceani, che si ricava attraverso il recupero del calore immagazzinato nelle masse d'acqua; l'energia solare, trasformabile in calore o in energia elettrica, che al giorno d'oggi si configura come la fonte alternativa più promettente, grazie anche ai consistenti progressi, nell'ultimo decennio, della ricerca tecnologica del settore.
Per millenni la legna da ardere e altra biomassa hanno rappresentato, naturalmente, i combustibili principali per gli esseri umani. Negli ultimi 150 anni ne sono stati consumati circa 30 Gtep (un Gtep corrisponde a una gigatonnellata di petrolio equivalente). L'energia idrica ha rappresentato la seconda più ampia scorta di energia rinnovabile, con un consumo di circa 13 Gtep nello stesso periodo di tempo. La biomassa fornisce ancora circa il 12% dell'energia utilizzata nel mondo e più del 35% di quella impiegata nei paesi in via di sviluppo.
Le fonti di energia rinnovabile hanno, rispetto ai combustibili fossili, il grosso vantaggio di produrre solo in minima parte emissioni dannose all'uomo e all'ambiente: zolfo, particelle in sospensione, benzene e composti organici volatili, oltre ai gas (tra cui biossido di carbonio, metano e ossido di azoto) che contribuiscono all'effetto serra.
Nel corso della conferenza mondiale sul clima del 1997, tenutasi a Kyoto, in Giappone, è stato firmato un accordo storico per la riduzione delle emissioni dei gas serra, che può significare un decisivo aumento dello sfruttamento delle fonti rinnovabili (vedi Protocollo di Kyoto). Attualmente coprono ancora una percentuale ancora troppo piccola del fabbisogno totale di energia primaria, pari al 20% circa.


3. Efficienza di conversione dell'energia

Tutte le risorse di energia fin qui esaminate sono fonti di energia primaria, che, nella maggior parte dei casi, viene poi convertita in energia secondaria: da queste fonti infatti si ricava elettricità, benzina per automobili, carburante per aeroplani, cherosene e gasolio per illuminazione e per riscaldamento, carbone di legna ecc. La conversione richiede impianti e tecnologie complessi: raffinerie di petrolio, centrali termoelettriche alimentate a carbone o a gas, centrali nucleari, celle fotovoltaiche ecc. A questa fase segue la distribuzione della forma finale (dell'elettricità attraverso la rete di distribuzione, della benzina in autocisterne) e l'applicazione dell'energia a un apparecchio utilizzatore (una cucina a gas, una lampadina, un forno, un'automobile, un aeroplano) per fornire il servizio energetico richiesto (riscaldare, illuminare, muoversi ecc.). La trasformazione finale dell'energia da parte dell'apparecchio utilizzatore viene chiamata conversione in energia utile. Ciascuna fase di questo lungo percorso ha un'efficienza limitata, spesso piuttosto bassa, e provoca la perdita di una parte di energia, tanto preziosa e difficile da ottenere; aumentare l'efficienza della conversione e dell'uso dell'energia, e il livello di rendimento di apparecchi elettrici ed elettronici, equivarrebbe a 'scoprire' una nuova risorsa di energia. Secondo varie stime, l'efficienza di utilizzo dell'energia primaria sarebbe ben al di sotto del 10% e, pertanto, i potenziali miglioramenti futuri potrebbero avere un impatto significativo sulla domanda mondiale di energia. In questa direzione si stanno impegnando numerosi gruppi di scienziati francesi e statunitensi, e i maggiori produttori di apparecchi elettronici per l'informatica e di elettrodomestici.

4. Riserve energetiche

La stima delle scorte energetiche richiede conoscenze geologiche e tecnologiche, nonché la capacità di compiere previsioni economiche. La crescente incertezza sull'abbondanza delle fonti e l'incremento dei costi sono i due parametri fondamentali che determineranno, nei decenni futuri, la capacità delle nazioni di approvvigionarsi di energia. Le risorse identificate come recuperabili, tecnicamente ed economicamente, con tecnologie attuali e a prezzi correnti vengono chiamate 'riserve accertate'. Queste valutazioni vengono solitamente effettuate da parte delle compagnie energetiche, per meglio orientare i loro investimenti, e come tali non sempre sono totalmente oggettive. Talvolta si suppone che le riserve accertate siano le uniche risorse esistenti. In realtà, anche altre risorse con caratteristiche geologiche ed economiche incerte fanno parte delle risorse di base.


1. Combustibili fossili e fissili

Nel caso dei combustibili fossili, sono risorse accertate il carbon fossile e la lignite; il petrolio convenzionale e non convenzionale (greggio pesante, bitume naturale e olio di scisto); e il gas naturale (in argilliti devoniane, in formazioni di sabbia compatta, in acquifere geopressurizzate e in strati di carbone). Risorse ulteriori, di cui il totale e il recupero economico sono incerti, sono considerate 'incidentali'. Nel caso degli idrati di metano intrappolati nel permafrost o dell'uranio naturale (e dei suoi idrati) nell'acqua di mare, le quantità esistenti sono elevate, ma tutti i dati sulla capacità di sfruttamento di queste risorse sono incerti. Si può ritenere che le migliorate conoscenze geologiche, insieme ai progressi tecnologici, renderanno possibile una stima più accurata delle risorse di base.
I combustibili fossili non sono distribuiti uniformemente nel mondo: quasi il 70% delle riserve mondiali accertate di petrolio recuperabile si trova in Medio Oriente, mentre il gas naturale si trova per il 29% in Medio Oriente e per il 43% negli stati dell'ex Unione Sovietica. Le risorse a recupero totale e la maggior parte delle sabbie bituminose e del bitume mondiale si trovano, invece, nell'America settentrionale, negli stati dell'ex Unione Sovietica e in piccola parte in Cina. Questa distribuzione non uniforme causa alle diverse nazioni problemi quali la dipendenza dall'importazione, la difficoltà degli approvvigionamenti, la fluttuazione dei prezzi, che si traducono spesso in problemi politici, e la preoccupazione di diversificare le risorse, per rendersi sempre più indipendenti da altri paesi per gli approvvigionamenti.
Attualmente, in Europa occidentale il consumo annuale di combustibili fossili è di circa 3 tep per abitante, mentre arriva a 8 tep negli Stati Uniti. Il consumo mondiale di queste riserve oggi è pari a 8 miliardi di tep, e dovrebbe salire fino a 14 miliardi intorno al 2020: gran parte della domanda viene da paesi in via di sviluppo. A questi paesi certamente non si può chiedere di ridurre il consumo energetico, nè di volgersi verso fonti alternative, oggi ancora estremamente costose. A questo ritmo, le riserve mondiali di petrolio e di gas si saranno esaurite fra cinquant'anni, quelle di carbone fra un paio di secoli.
Una risorsa energetica aggiuntiva, potenzialmente importante, che non crea praticamente emissioni di gas a effetto serra, è l'energia nucleare. Nel mondo esistono circa 430 impianti nucleari attivi, con una capacità totale di generazione di circa 340 GW (1 GW, o gigawatt, corrisponde a un miliardo di watt). Più di 30 paesi hanno impianti di energia nucleare operativi o in costruzione, che forniscono circa il 18% dell'elettricità generata nel mondo (con una punta superiore al 75% in Francia).
In generale, tuttavia, lo sviluppo dell'energia nucleare si è arrestato di fronte alla preoccupazione della popolazione per la sicurezza operativa, la gestione delle scorie radioattive e la proliferazione delle armi nucleari. Questi tre aspetti costituiscono i problemi più importanti dell'industria nucleare, e per il momento, pongono al suo sviluppo un limite molto inferiore al potenziale tecnico. Mantenendo l'attuale livello di uso dell'uranio (al di sotto delle 60.000 tonnellate annue), si stima che questa risorsa possa venire estratta ancora per 64 anni con un costo di circa 130 dollari/kg. Inoltre, ritrattando e riciclando l'uranio e il plutonio, si potrebbe aumentare fino al 50% il numero di anni di disponibilità di tale combustibile. Un ulteriore incremento di disponibilità potrebbe derivare dall'uso di reattori autofertilizzanti.


"Risorse energetiche," Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2008http://it.encarta.msn.com © 1997-2008 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.
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venerdì 27 febbraio 2009

giovedì 26 febbraio 2009

Green Day

Billie Joe Armstrong – non ha uno pseudonimo – (nato il 17/02/1972 a Oakland)
Michael Ryan Pritchard – Mike Dirnt – ( nato il 04/05/1972 a Rodeo)
Frank Edwin Wright ll – Trè Cool – (nato il 09/12/1972 a Francoforte sul Meno)


Dato che i Green Day sono il mio gruppo musicale preferito (e anche perché non avrei scelto nient’altro da descrivere), ho deciso di scrivere un post su di loro.
Il gruppo si formò a Berkeley (in California) nella seconda metà degli anni ‘80, con il nome Sweet Children ed era composto da Billie Joe Armstrong (cantante e chitarrista), Mike Dirnt (seconda voce e bassista) e da Al Sobrante (batterista). Nonostante i primi successi al Gilman 924 (il locale punk della città), Al Sobrante lasciò la band per seguire il college. Senza il batterista, la band non poteva campare a lungo… incredibilmente il batterista cadde nelle braccia di Billie e Mike proprio una sera, mentre faceva l’autostop in un’autostrada: era Trè Cool, batterista di una band che, casualmente, aveva lasciato da poco tempo. Nel 1990 i tre si unirono in una band che chiamarono Green Day, perché il nome precedente significava bravi bambini e anche se non sono sempre stati così bravi, non erano più da considerarsi bambini. I primi risultati non tardarono: nello stesso anno incisero 1039 Smoothed Out Slappy Hours, un album chiamato EP (in ogni singolo brano sono registrate anche le prove che facevano prima di iniziare a suonare). Secondo album è Kerplunk! (1991), anche se dal nome non si direbbe un album fantastico, Dookie (1994) è stato un album vendutissimo (oltre 10 milioni di copie). Poi Insomniac (1994), Nimrod (1997), Warning: (2000), International Superhits! (2001), Shenanigans (2002) che è un album dove sono raccolte le canzoni mai registrate e le più rare che abbiano mai cantato. E nel 2004 arrivò l’album evento, quello che passò nella storia come miglior album punk-rock mai uscito, nominato 7 volte ai Grammy Adwards tra cui ‘Miglior album del 2004’ con particolare attenzione al brano "Boulevard of broken dreams": signori e signore, è con onore che vi presento… American Idiot! Dopo questo cd ovviamente non se ne sono stati là a girarsi i pollici, l’anno dopo infatti hanno fatto un concerto grandioso in Inghilterra (alle Milton Kenyes Bowl), con più di 65'000 biglietti venduti. Nel 2007 è uscito Transmissions, un EP, che inoltre non ha avuto un gran successo. Durante la serata dei Grammy Adwards è giunta come sorpresina ai fans che a maggio arriverà nei negozi di musica il nuovo album dei Green Day che si chiamerà 21st Century Breakdown.

di Isabella B.

La stella a sei punte in assonometria isometrica

di Isabella B.

martedì 24 febbraio 2009

Accordo Italia-Francia sul nucleare

Terminato il vertice Italia-Francia. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno firmato un protocollo di accordo sulla cooperazione nel settore dell'energia nucleare.
Per il premier, ''il futuro dell'Europa è nelle energie rinnovabili e nel nucleare, dobbiamo adeguarci intanto entrando nel capitale francese e poi dovremo affrontare la realizzazione di centrali nucleari italiane". Al termine del vertice con Sarkozy, Berlusconi ha poi sottolineato come la Francia abbia "messo a disposizione il suo know how e questo ci consentirà di costruirle in tempo limitato".

L'incontro tra Italia e Francia, svolto a Villa Madama, ha gettato le basi per "una politica nucleare europea condivisa tra i due Paesi in una prospettiva paritetica e di lungo periodo, stabilisce una convergenza e un'armonizzazione per quanto riguarda la sicurezza degli impianti, la non proliferazione e la difesa dell'ambiente".

Nello specifico, nel quadro del protocollo di intesa italo-francese per la cooperazione energetica Fulvio Conti, a.d. e direttore generale di Enel, e Pierre Gadonneix, presidente e direttore generale di Edf, hanno firmato un primo Memorandum of Understanding (MoU) che pone le premesse per un programma di sviluppo congiunto dell'energia nucleare in Italia da parte delle due aziende. E' quanto si legge in una nota della compagnia elettrica.

Quando sara' completato l'iter legislativo e tecnico in corso per il ritorno del nucleare in Italia, Enel ed Edf si impegnano a sviluppare, costruire e far entrare in esercizio almeno 4 unita' di generazione, avendo come riferimento la tecnologia EPR (European Pressurized water Reactor), il cui primo impianto e' in costruzione a Flamanville in Normandia e che vede la partecipazione di Enel con una quota del 12,5%. L'obiettivo e' di rendere la prima unita' italiana operativa sul piano commerciale non oltre il 2020.


lunedì 23 febbraio 2009

A scuola Internet non è una priorità

Sparisce la "I" di Informatica di morattiana memoria. I tagli del governo sulla scuola cancellano uno dei pilastri della riforma Moratti: quella delle tre "I" (Inglese, Impresa, Internet o Informatica). Dal prossimo anno scolastico, infatti, gli insegnanti della scuola elementare (ora primaria) e della media (secondaria di primo grado) dovranno fare i salti mortali per aprire il mondo delle conoscenze informatiche ai propri alunni. Il taglio delle cosiddette compresenze nella scuola primaria e la riduzione delle ore di Tecnologia nella scuola secondaria di primo grado renderà quasi impossibile l'insegnamento dei primi fondamenti di Informatica e Internet a bambini e ragazzini. La conferma arriva dallo stesso ministero dell'Istruzione, che in questi giorni ha aperto una finestra di dialogo sulla riforma con genitori e insegnanti.
Le Faq (frequently asked questions, le domande poste frequentemente) presenti nel sito del ministero mostrano che genitori e insegnanti sono piuttosto confusi. "Con il taglio delle compresenze, mio figlio potrà continuare a fare il laboratorio di Informatica?", si chiede un genitore. L'ingenua domanda posta ai tecnici ministeriali sollecita una risposta quanto meno inaspettata. "La riduzione delle ore di compresenza - si legge nella Faq numero 23 - comporterà qualche riassetto organizzativo (...) Ci auguriamo che anche il laboratorio di informatica possa trovare spazio tra le attività, anche se vorrà convenire che esso non costituisce, soprattutto nella scuola primaria, un insegnamento prioritario".
E tutto il bailamme sulla scuola delle tre "I"? Dal prossimo mese di settembre la scuola primaria passerà dall'organizzazione modulare, con tre insegnanti su due classi, al "maestro unico di riferimento". Il passaggio cancellerà le ore di compresenza e tutte le attività legate ad esse: corsi di recupero e di approfondimento, laboratori di Informatica, supplenze, ecc. Con i moduli, infatti, le 54 ore di lezione settimanali di due classi funzionanti a 27 ore vengono coperte da 3 insegnanti che assicurano 18 ore a testa di lezione. La restante parte dell'orario settimanale del docente (4 ore) vengono utilizzate per ampliare l'offerta formativa o tappare i buchi dei colleghi assenti. Ma fra qualche mese tutto questo verrà "tagliato".
Discorso analogo alla scuola media dove le prime conoscenze di Informatica vengono impartire ai ragazzini dal docente di Tecnologia perché, sempre da settembre, il monte ore della disciplina verrà decurtato del 33 per cento.
Eppure, l'Europa ci chiede di puntare sull'Informatica. Nel 2000 il Consiglio europeo di Lisbona fissò l'ambizioso obiettivo di trasformare quella del Vecchio continente "nell'economia più dinamica e competitiva del mondo". Tra le tante cose da fare per centrare l'obiettivo occorre che "ciascun cittadino sia in possesso delle competenze necessarie per vivere e lavorare nella nuova società dell'informazione" e che "tutti i docenti entro la fine del 2002 possiedano le competenze necessarie per l'utilizzo di internet e delle risorse multimediali" ("Una società dell'informazione per tutti", documento adottato dalla commissione Ue il 25 maggio 2000). Per la verità, l'Italia si è mossa per tempo. Per dotare infatti le scuole di tecnologie dell'informazione e della comunicazione (le Tic) e per formare i docenti, tra il 1997 e il 2003, sono stati investiti 1.341 miliardi delle vecchie lire (pari a quasi 700 milioni di euro) che a questo punto rischiano di trasformarsi in una spesa inutile.

mercoledì 11 febbraio 2009

martedì 10 febbraio 2009

venerdì 6 febbraio 2009

Internet e mezzi di comunicazione

Ciao ragazzi, oggi vi propongo un tema svolto che ho trovato in rete e che ritengo interessante ed utile per voi e per tutti quelli che cominciano a scoprire il mondo di internet; è un tema che parla dei pro e dei contro di questo mezzo di comunicazione di massa che sempre di più sta sostituendo i vecchi sistemi di informazione e non solo. Buona lettura,

prof. MF

Nell’ultimo decennio del ventesimo secolo l’avvento del World Wide Web ha segnato l’inizio di un’era in cui ogni individuo ha la possibilità di esporre il suo pensiero con una scala paragonabile a quella dei mass media. Per la prima volta chiunque abbia un sito web può indirizzarsi verso un pubblico globale, con costi tutto sommato molto accessibili. Sebbene venga resa una gran quantità di informazioni, immagini e commenti, spesso è difficile determinare l’autenticità e l’affidabilità dell’informazione contenuta nelle pagine web, che spesso sono auto-pubblicate da persone con atteggiamenti chiaramente non neutrali ma di parte, o che comunque scrivono notizie non vere. Alcuni sostengono però che internet rispecchi la contraddittorietà del mondo reale e che l’apparente affidabilità dell’informazione televisiva e giornalistica sia dovuta al ristretto numero di canali informativi ed alla tendenza ad omologare le notizie su modelli comuni. Internet, la rete di collegamento tra computer creata inizialmente per scopi militari e poi dalle università e ricerche scientifiche per scambi d’informazioni, consente la diffusione di notizie in pochi minuti, sostituendo gradualmente i mezzi di comunicazione tradizionali, come la posta, il telefono, il fax. Internet, però, non viene utilizzata solo come fonte di notizia, vi è infatti la possibilità di diversi utilizzi, anche i più impensabili, che sono tra l’ascolto della radio in streaming, la visione di film, partecipare a dibattiti su forum, fare ricerche scolastiche, e addirittura fare nuove amicizie. Bisogna però guardare anche al rovescio della medaglia:sempre più spesso si scoprono casi di internet-dipendenza da parte dei giovani ma anche tra gli adulti. Questo avviene perché un soggetto che inizia a navigare sulla rete scopre man mano le sue infinite offerte e potenzialità, alcune delle quali diventano vere e proprie manie, come lo shopping, gioco d’azzardo, la visione di materiale pornografico, il controllo ossessivo della posta elettronica o dell’ultimo commento scritto su un forum;tutto ciò, accompagnato dalla consapevolezza di navigare in completo anonimato e quindi non esporsi al giudizio altrui, fa che si il soggetto preferisca in un certo modo la vita virtuale a quella reale, tanto da diventarne dipendente, allontanandosi dalla società esterna. Per questi motivi soprattutto gli adolescenti, la componente sociale più esposta a questi tipi di influenze, devono essere maggiormente seguiti dai genitori. Internet, se usato con responsabilità, può apportare anche grossi vantaggi, negli ultimi anni sono stati introdotti servizi molto utili, come il pagamento on-line delle bollette, tasse scolastiche, perfino telefonare con tariffe molto vantaggiose. Siamo entrati in una nuova era, in cui tutto gira intorno alla rete web e tutti si stanno adattando, soprattutto i mezzi di comunicazione che, con questo nuovo sistema veloce e immediato, non può che trarre benefici, anche i conservatori più scettici devono al fine di rimanere al passo coi tempi.
di Salvatore Vito

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