giovedì 29 gennaio 2009

Guns N' Roses

I Guns N' Roses sono una band hard rock formatasi a Los Angeles nel 1985 e sono il mio gruppo musicale preferito... per questo ho deciso di scrivere questo post.

Con oltre 100 milioni di dischi venduti sono considerati tra i musicisti di maggior successo nella storia del rock. Il loro stile e le loro performance dal vivo li hanno aiutati ad occupare i primi posti nelle classifiche degli anni '80 e '90.
La formazione con cui sono arrivati al successo è la seguente:
Axl Rose, Slash, Duff McKagan, Izzy Stradlin (sostituito nel 1991 da Gilby Clarke), Steven Adler ( sostituito nel 1990 da Matt Sorum).
A partire dal 1993, il gruppo ha avuto problemi per i contrasti con il cantante Axl Rose e nel 1995 i Guns N’ Roses si sono divisi; attualmente nel gruppo, dei musicisti storici della band compare soltanto Axl Rose, mentre gli altri componenti fanno parte dei Velvet Revolver.
Gli album pubblicati sono: "Appetite For Destruction", "Gn’R Lies", "Use Your Illusion I e II", "The Spaghetti Incident?", "Chinese Democracy"(2008). Le canzoni più famose sono: "Sweet Child o’ Mine", "Nightrain", "November Rain", "Paradise City", "You Could Be Mine", "Rocket Queen", "Estranged"e molte altre.
Il mio componente preferito è il chitarrista Slash per le sue canzoni e per i suoi fantastici assolo.... io vorrei imitarlo e per questo voglio la chitarra elettrica visto che la so già suonare.

di Simone D.M.

mercoledì 28 gennaio 2009

I Lost

I Lost sono i nostri cantanti preferiti e ora vorremmo parlarvi un po' di loro...
Nascono ufficialmente nell'estate 2003 dall'amicizia tra il cantante Walter Fontana e il chitarrista Roberto Visentin. Successivamente tramite amicizie a catena entrano a far parte della band il batterista Filippo Spezzapria, il bassista Matthew Miller e il chitarrista Giulio Dalla Stella. Nel 2006 alcune incomprensioni con Matthew fanno arrivare al basso Luca Donazzan.
Il loro primo singolo è “Oggi”, uscito il 15 novembre del 2007.
Il 25 gennaio 2008 viene pubblicato il loro primo album “XD”, nome che rappresenta un omaggio al web dove la band si è fatta conoscere.
La loro ultima canzone uscita è “Nel silenzio” però la nostra preferita è “Tra pioggia e nuvole”.

di Gaia B. & Gioia P.

martedì 27 gennaio 2009

Tema: I bisogni e i diritti degli uomini

Oggi non possiamo dire che tutti gli uomini del mondo abbiano gli stessi diritti e che tutti soddisfino i propri bisogni perché non è così. Attualmente solo il Nord del mondo è industrializzato e quasi tutti vivono nel benessere, mentre il Sud continua ad essere arretrato e le condizioni di vita sia economiche che culturali dei vari popoli sono disastrose, infatti si vive di sussistenza e a causa delle precarie condizioni igienico-sanitarie c’è una forte mortalità infantile. Questo enorme divario tra Nord e Sud ha dato avvio nel corso della storia all’ affermazione di 2 nuovi concetti: sviluppo e sottosviluppo.
Con queste 2 parole si indica il livello economico di tutti i paesi del mondo; si definiscono sviluppati i paesi del Nord e sottosviluppati i paesi del Sud. Io non voglio che al mondo ci sia questo divario, perchè sostengo che tutti debbano avere gli stessi diritti ed opportunità.
Solo i paesi come l’Europa e gli USA hanno cercato di progredire e modernizzarsi, mentre nel meridione, sopratutto in Africa, ci sono stati tantissimi contrasti tra i vari popoli e questo nel corso della storia che ha portato ad un costante e sempre più grande impoverimento e sottosviluppo di tutto il continente, quindi, a mio parere è difficile sperare in un rialzo improvviso delle economie di questi paesi perché le persone ricche e potenti del settentrione pensano solo a fare i propri interessi e grazie al processo di globalizzazione, che si sta in questo periodo sempre più diffondendo, sfruttano a loro piacimento le persone più povere, costringendole a lavorare per 15-16 ore al giorno con salari bassissimi. Inoltre, visto che la povertà è diffusissima, i genitori mandano anche i propri figli a lavorare, in modo da guadagnare qualcosa, ma le multinazionali li sfruttano, costringendo quei poveri bambini a distruggersi di lavoro e per cosa..? Per quei tre soldini che permettono loro di sfamarsi, già, ma a quale prezzo..?
Questo sfruttamento io non lo condivido affatto, solo perché una persona è analfabeta e non conosce i propri diritti, non significa che possiamo fare di lei ciò che vogliamo. Io mi schiero dalla parte dei no global, ovvero tutte quelle associazioni che si battono contro le idee proposte dalla globalizzazione, però non sono del tutto contrario a ques'ultima, perché è anche vero che ha messo in comunicazione tutto il mondo e che le multinazionali hanno dato posti di lavoro a molte persone povere, ma questo non dà certo il diritto di sfruttarli e massacrarli per fare soldi. Questo è un comportamento avido e irrispettoso verso chi lavora solo per dare un tetto alla propria famiglia.
Insomma, io non so ancora cosa fare per migliorare il mondo che è fatto di odio ed egoismo che vuole solo arricchirsi; spero che cambi perché con un mondo più giusto tutti ne beneficerebbero, dal singolo contadino al grande imprenditore. Non voglio sconvolgerlo tutto in una volta, infatti io credo che per migliorarlo bisogna partire dalle piccole cose, magari facendo un pò più di beneficienza e istruendo questi popoli, perché forse un giorno potremo avere le capacità necessarie per aiutare quei paesi.
Non voglio stare qui a fare una ramanzina, perché così facendo mi rendo solo noioso, vorrei sperare che qualcuno, leggendo questo tema, possa capire cos’è in realtà il mondo e che cosa il mondo potrebbe diventare se solo mettessimo un pò di buona volontà per cambiarlo, dopo aver fatto un piccolo esame di coscienza.
di Nicola L. e Filippo M.

domenica 25 gennaio 2009

L'ultimo dei Mohicani... piccola recensione

La trama del film "L'ultimo dei Mohicani" scivola dolcemente tra una storia d'amore impossibile ed una feroce guerra.
La pellicola inizia raccontando della sanguinosa guerra anglo-francese del 1757, nella quale alcune tribù indiane erano alleate agli inglesi e altre ai francesi e di tre uomini che danno la caccia ad un cervo. I protagonisti sono: Chingachgook, ex capo tribù, suo figlio Uncas e Hawheye, un giovane di pelle bianca, adottato dal capo indiano, quando la famiglia di quest'ultimo fu sterminata. Hawheye vive e veste come gli indiani, e fa da interprete, tra loro ed i bianchi.
L'incontro con il maggiore Duncan Heiward, tradito dalla feroce guida indiana Urone Magua, e con le giovani Alice e Cora, segnano il destino dei tre protagonisti ed in particolar modo quello di Hawheye; l'amore tra questi e Alice vince su tutto, anche se il film poi termina tristemente.
Il senso dell'avventura ricreato in grandi spazi, i bravi attori ed i bellissimi costumi, fanno di questa pellicola, un bel film d' autore.

di Matteo F.

sabato 24 gennaio 2009

La diga del Vajont

La Diga del Vajont è oggi la meta più ambita dalle gite scolastiche e culturali in generale. Vajont è il nome del torrente che scorre nella valle di Erto e Casso per confluire nel Piave, davanti a Longarone e Castellavazzo, in provincia di Belluno (Veneto). Oggi è un luogo dove regna il silenzio, e una sola volta all’anno, nel suo anniversario, la popolazione si riunisce per ricordare il disastro accaduto la notte del 9 Ottobre 1963, quando un’ onda anomala ha scavalcato la cima della diga provocando circa 1910 vittime.
La diga era stata costruita allo scopo di fungere da serbatoio di regolazione stagionale per le acque del fiume Piave e dei suoi affluenti (Maè e il Boite), ma evidentemente tutti i migliori ingegneri (come il conosciutissimo ing. Carlo Semenza) e geologi, hanno voluto sfidare le leggi della natura, scegliendo come sponde dell’enorme colosso, le pareti del monte Toc, conosciute per la loro friabilità.
I lavori hanno avuto luogo per la prima volta nel 1957, per poi terminare nel 1959, dando origine ad una diga molto grande, dalle dimensioni incredibili per quel tempo (era la diga più alta del mondo):

- altezza complessiva 264.6 m;
- larghezza alla base 27 m;
- larghezza in sommità 3.4 m.

Successivamente a questo complesso si aggiunse la vecchia diga di Vodo di Cadore, che con la sua quota permise di alzare di 15 m la diga del Vajont, rispetto al progetto originario.
In questo sistema di “vasi comunicanti”, le differenze di quota tra bacino e bacino, venivano usate per produrre energia tramite piccole centrali come quella del Colombèr, ricavata in caverna ai piedi della diga del Vajont, e quella di Castellavazzo.
Nonostante tutto ciò (l’enorme spesa e la grande concorrenza che avrebbe creato), sono stati commessi tre grandi errori umani:

- l' aver costruito la diga in una valle non idonea sotto il profilo geologico;
- l' aver innalzato la quota del lago artificiale oltre i margini di sicurezza;

- non aver dato l'allarme la sera del 9 ottobre per attivare le procedure dell'evacuazione in massa delle popolazioni residenti nelle zone a rischio di inondazione.

Solo per un piccolo accenno di storia, molti giorni prima, sul monte Toc, iniziava a comparire una profonda spaccatura che percorreva tutto il colle, e che prima o poi si sarebbe staccato, trascinando con se quasi la metà del rilievo nel fiume sbarrato, che intanto aveva già provveduto ad innalzare il suo livello. Tutto ciò a causa dell’attrazione della diga. Il livello dell’acqua continuava, anche se lentamente, a crescere, e il rischio di frana era sempre più alto. Si arrivò alla frana proprio la notte del disastro, il 9 Ottobre 1963, anche per colpa degli ingegneri che per non risultare insicuri di sé stessi al ministero di Roma, non diedero l’allarme, e così moltissime persone morirono.
Oggi regna il silenzio di una gravissima strage, che si spera serva come esempio all’uomo, per non commettere più errori simili. Sono stati fatti alcuni film, uno dei quali è “Vajont”, che riproducono esattamente le circostanze di questo avvenimento. Hanno riscosso molto successo e vale la pena di vederli.

Ecco cosa può arrivare a compiere l’uomo.
di Giorgia M.

martedì 13 gennaio 2009

Benvenuti

Ciao ragazzi della 3^C,
chi vi scrive è il vostro insegnante di tecnologia e di informatica che, per l'anno appena iniziato, ha deciso di regalarvi questo spazio in rete (blog), dove poter scrivere dei vostri interessi e delle nostre lezioni, inserire pagine di giornali o di internet di particolare interesse, esprimere la vostra creatività e le vostre idee e con il quale poter interagire anche con persone a voi distanti.
Il blog è un luogo di interazione virtuale, quasi un punto di ritrovo, dove gli avventori di internet possono comunicare e confrontarsi con il blogger (creatore del blog) attraverso propri commenti; è un diario personale, aggiornabile periodicamente in linea, che però diventa di tutti nel momento della sua pubblicazione...
Da oggi, siete tutti dei bloggers e questo è il vostro diario di classe; ve la sentite di scrivere e di pubblicare vostri post, recensioni di film e libri, di proporre sondaggi e di rispondere ai commenti degli altri?
Mi aspetto tanti scritti multimediali, con svariati argomenti di vostro interesse più qualcuno scolastico... io inserirò ogni tanto qualche news dall'esterno.
prof. MF

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