il blog dei ragazzi della 3^C (a.s. 2008/09) e di tutti gli allievi del prof. MFerrante
venerdì 21 agosto 2009
giovedì 23 luglio 2009
Gita sulla neve '09... il video
In ricordo della stupenda gita sulla neve fatta nel mese di febbraio a Gallio (sull' altopiano di Asiago), con le classi 2^A, 2^B e 2^F... Indelebili momenti di una giornata meravigliosa con allievi fantastici e accompagnatori senza eguali.
giovedì 16 luglio 2009
Gita a Mantova '09... il video
Nel mese di aprile le classi 2D e 2F hanno avuto la fantastica opportunità di visitare la città di Mantova e di apprezzarne il patrimonio artistico, culturale e paesaggistico; ad accompagnarle in questa breve gita lombarda sono state tre professoresse (...), simpatiche e rigorose + un unico professore (...), che per il più del tempo è rimasto insieme agli allievi a divertirsi come un ragazzino!
Questo è il video per non dimenticare i momenti spensierati di quel giorno.
martedì 7 luglio 2009
Un saluto speciale
giovedì 2 luglio 2009
Vienna... wonderful
Ecco il filmato che presenta una delle tappe del viaggio d'istruzione che le classi 3^C, 3^D e 3^E hanno fatto nel mese di febbraio. Il video raccoglie le immagini dei ragazzi scattate ai luoghi visitati nella capitale austriaca; queste scorrono velocemente sulle note di "Wonderful" di Gary Go.
Buona visione e occhio alle foto di gruppo!
martedì 30 giugno 2009
martedì 9 giugno 2009
Un anno di disegni
disegnotecnico2008/09
CFG
Video dei disegni tecnici realizzati dagli allievi del prof. Michele Ferrante.
sabato 6 giugno 2009
sabato 30 maggio 2009
mercoledì 27 maggio 2009
sabato 23 maggio 2009
venerdì 22 maggio 2009
giovedì 21 maggio 2009
Il dodecagono nascosto
Aurora B., 1^G
lunedì 18 maggio 2009
Le tre regine
Alice R., 1^F
NB: il mio è un giudizio personale e non deve influenzare il vostro quindi valutate e commentate qual è secondo voi quello che merita la prima posizione
domenica 17 maggio 2009
sabato 16 maggio 2009
martedì 12 maggio 2009
Proiezioni Ortogonali di Solidi, con le basi inclinate rispetto al P.O.
domenica 10 maggio 2009
Settimana della sicurezza: letture per il corretto uso del cellulare
Il telefono cellulare è un’invenzione che ha cambiato il nostro modo di comunicare con gli altri; consente, infatti di parlare in ogni momento e da qualsiasi luogo con le persone a noi care, ci permette di inviare messaggi scritti, scattare fotografie, fare dei filmati. Con le ultime generazioni di telefoni cellulari è inoltre possibile scoprire dove si trova una persona anche se non sta telefonando, purchè abbia il cellulare acceso. Purtroppo, però, i telefonini emettono onde elettromagnetiche potenzialmente rischiose per la salute umana (specie dei bambini e dei ragazzi) poiché penetrano nel corpo, in particolare nella testa. Una parte della loro energia colpisce i tessuti del cervello e può modificare alcune cellule, provocando tumori. Le prove scientifiche in questo campo non sono ancora definitive, tuttavia l’Istituto dei Tumori presso l’Università di Pittsburgh ha pubblicato un decalogo da seguire per chi usa il telefono cellulare.
testo tratto dal libro "Vedere la Tecnologia", Milano, Paravia Bruo Mondadori, 2009
Il cellulare può creare dipendenza
Sono passati ormai quasi 40 anni da quando Martin Cooper effettuò da una strada affollata di New York la prima telefonata da un dispositivo cellulare che a quell' epoca pesava quasi un chilo, e non poteva di certo sapere che avrebbe dato vita ad una nuova era.
Sempre più piccolo e meno costoso, il telefonino del ventesimo secolo è diventato un monumento alla tecnologia, destinato a rimpiazzare, con il tempo, foto e videocamere, e incorpora tutti i dispositivi portatili di uso comune al giorno d’oggi, come i lettori mp3.
Top della comodità e della praticità, acquista con il passar del tempo delle funzioni sempre più innovative, facendo perdere di vista però quello che dovrebbe essere il fine ultimo della sua nascita, ossia facilitare le comunicazioni e non creare dipendenza.
Cresciuto a dismisura, il cosiddetto "popolo del telefonino" si dichiara quasi completamente dipendente dal cellulare e a farne le spese sono principalmente giovani ed adolescenti.
Dall'indagine pubblicata dal "Daily Express" emergono infatti una serie di elementi allarmanti: non solo l'età media in cui si inizia ad usare il telefonino risulterebbe sensibilmente diminuita passando da 11-12 anni a 6, ma ormai sei adolescenti su dieci si autodefiniscono dipendenti dal cellulare, il 54% di questi lo giudica uno strumento essenziale.
Che inizi per un obbligo dettato da genitori apprensivi o per una semplice questione di "moda", l'utilizzo del cellulare finisce per diventare, con il passar del tempo, una vera e propria droga per i giovani d'oggi che ci restano incollati dalle sei-otto ore al giorno tra chiamate, sms, giochi o ascolto di musica.
La metà degli intervistati inoltre dichiara di aver preso l'abitudine di dormire con il telefonino acceso vicino al letto o addirittura sotto il cuscino, ignorando i problemi che questo può causare alla salute.
Comportamento dannoso per il sonno risulta essere l'abitudine di inviare e ricevere sms durante la notte che comporterebbe un costante stato d'ansia a livello inconscio. L’ attenzione rivolta costantemente al telefonino, infatti, non permette di cadere nel sonno profondo, che è quello stato in cui il cervello riposa pienamente.
Decisamente più dannoso di pc, televisione e videogiochi che si limitano a sottrarre ore di sonno all’ adolescente, il cellulare provocherebbe uno stato di nervosismo e di stanchezza perenne, dovute appunto al non dormir bene.
Inoltre, stando a ciò che dice Epidemiology, rivista su cui sono state pubblicate le ricerche del Karolinska Institute di Stoccolma, il costante contatto con onde elettromagnetiche determinerebbe la possibilità di riscontrare un raro tipo di tumore, il neurinoma acustico.
Questo tumore benigno a crescita lenta avrebbe bisogno in genere di più di cinque anni per svilupparsi e di sei-sette anni per l’ apparizione del primo sintomo, e risulta essere più diffuso all’ orecchio destro che è quello utilizzato in genere per le conversazioni al cellulare, il 52% contro il 39% che lo tiene sulla sinistra.
testo di Erminia Daniela Bizzarro, tratto dal sito http://www.settimopotere.com/
Il decalogo del cellulare
giovedì 7 maggio 2009
Sperimentando... con la 3^C
Si pone l’obiettivo di avvicinare in modo piacevole e divertente, ma pur sempre rigoroso, giovani e meno giovani alla scienza. Pur nella semplicità degli apparati esposti, segue la scia dei musei scientifici interattivi che si vanno diffondendo in tutto il mondo e copre a Padova e nel Veneto una carenza, quella relativa alla valorizzazione della Cultura Scientifica, che in una città universitaria è particolarmente grave.
La mostra è indirizzata prevalentemente agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado ma la varietà dei temi trattati ed i diversi livelli di approfondimento previsti rendono interessante la visita per persone di tutte le età.
Nella sezione di fisica, la più ampia, si trovano esperimenti di ottica in stanza buia, esperimenti sugli specchi e la visione, trasformazioni di energia, moti, fluidi, termodinamica, onde ed elettromagnetismo.
Nella sezione di scienze vengono sviluppati i percorsi di biologia, microscopia, zoologia, anatomia umana e botanica ma ogni anno l’approccio presenta caratteristiche diverse e vengono approfonditi aspetti particolari come l’educazione alla salute, l’evoluzione delle specie, le piante utili o dannose.
mercoledì 6 maggio 2009
Un solo migliore non c'è!
Qualche giorno fa ho promesso ai ragazzi della classe prima che l'autore del disegno migliore, realizzato con me in aula, avrebbe vinto la pubblicazione del suo lavoro in questo blog e oggi a lezione, un pò per gioco e un pò per motivarli a fare meglio e di più, ho lanciato questa "sfida". Il mio non era un disegno facile già in partenza e mi sono "divertito" a complicarlo maggiormente man mano che riempivo la lavagna di figure geometriche: esagoni, triangoli, altri triangoli e poi di nuovo esagoni; il tutto colorato con soli due colori, ma sempre alternati... il blu e l'arancione.
Carlo L., 1^C
lunedì 4 maggio 2009
sabato 2 maggio 2009
Disegnare con il computer
elaborato di Ilaria Z., 2^F
mercoledì 29 aprile 2009
giovedì 16 aprile 2009
martedì 14 aprile 2009
Statistica e Alimentazione
mercoledì 8 aprile 2009
Piccola Centrale Idroelettrica
Essendo di piccole dimensioni, ha un impatto ridottissimo sull'ambiente.
- salto idraulico: 7,04 m
- portata di concessione media: 1800 L/sec
- turbina "Francis" ad asse orizzontale, dotata di distribuzione mobile in camera chiusa: potenza nominale di 150 kVA, funzionante in massima apertura a 230 giri/min
- moltiplicatore variabile installato in asse con il generatore asincrono: potenza nominale di 315 kVA e tensione di uscita di 380 V
La turbina
lunedì 30 marzo 2009
Ciao prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(5)
Adesso la devo salutare e spero di essere stata chiara..!!
venerdì 27 marzo 2009
La scala
Le formule usate per il dimensionamento e quindi la progettazione dei gradini di una scala sono 2A+P=62÷64 cm (formula di Blondel) e P+4A/3=52 cm. La legge sulle barriere architettoniche (D.M. Ministero dei LL. PP. 14/06/89 n°236) richiede i seguenti requisiti: rapporto tra alzata e pedata (pedata minimo di 30 cm): la somma tra il doppio dell'alzata e la pedata deve essere compresa tra 62÷64 cm (coefficiente di Blondel, ex art. 8.1.10 Scale).
giovedì 26 marzo 2009
mercoledì 25 marzo 2009
martedì 24 marzo 2009
Presentazione PowerPoint del Viaggio d'Istruzione
di Tommaso A.
lunedì 23 marzo 2009
Caro prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(4)
martedì 17 marzo 2009
Orario scolastico della 3^C
lunedì 16 marzo 2009
Energia Nucleare e Idroelettrica... per riflettere
Da non molto tempo si discute molto in Italia per la costruzione di CENTRALI NUCLEARI... Non è servita a niente la storia?
Non penso che al governo italiano interessi, dato che il patto con la Francia è gia stato firmato (questo patto dispone della presenza del nucleare in italia).
Ora, dato che di accuse ne ho già fatte troppe, passiamo ad un’energia pulita e rinnovabile, l' ENERGIA IDROELETTRICA, che provoca in qualche modo inquinamento acustico oltre a trasformare il terrirorio. Ancora poco diffusa, necessita di costi molto elevati, proprio come ogni forma di energia rinnovabile. Purtoppo ricopre solo i 2-3% circa dell’energia totale prodotta. Oggi è penalizzata dalla degenerazione dei corsi d’acqua, che sono diminuiti sia di numero che di portata dell’8% circa in tuto il mondo.
Di errori ne sono stai fatti tanti… cerchiamo di imparare qualcosa, perchè i nostri occhi non continuino a vedere solo che CRISI… RIFLETTIAMO.
di Giorgia M.
domenica 15 marzo 2009
Caro prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(2)
Mi hanno detto che tre giovedì fa, quando io non c’ero era stato abbastanza “cattivo”. Forse vuole farsi rispettare, ma credo che dovrebbe comportarsi come una volta, ridendo e scherzando, dando dei limiti di orari entro i quali fare i disegni, interrogare periodicamente, ecc… in modo da farsi rispettare, senza essere troppo severo. A fare questo ci è riuscito il giovedì durante il quale i miei compagni hanno fatto verifica, mentre a me ha spiegato gli argomenti che non avevo capito perché ero assente. In quel giorno c’era silenzio, poi alla fine della verifica abbiamo parlato tutti assieme della gita…
La lezione peggiore, almeno per me, è stata l’anno scorso, quando ci ha detto che forse non avrebbe più insegnato nella nostra classe… poi però ha detto che sarebbe rimasto. Era divertente l’anno scorso quando io e Giorgia le parlavamo del “prof carino”.
Prof venga con le marmitte alle superiori = )
Continui così che è un prof. fantastico! le vogliamo bene tutti… mi mancherà alle superiori…
Arrivederci!
sabato 14 marzo 2009
Il disastro di Chernobyl e il problema delle scorie
L’ incidente della centrale di Chernobyl portò alla distruzione del nocciolo del reattore e di parte dell’ edificio in cui era alloggiato; furono rilasciate grandi quantità di materiale radioattivo nell'ambiente, causando numerose vittime.
La nube radioattiva spinta dai venti percorse buona parte dell’ Europa. Anche l' Italia fu investita dalla nube e si registrarono notevoli aumenti della radioattività del suolo.
Dopo Chernobyl c’ è stata la sospensione dei programmi nucleari in diversi paesi, tra cui l' Italia.
Le scorie nucleari, altamente radioattive e difficilmente smaltibili, vengono sotterrate in depositi chiusi di acciaio a centinaia di metri di profondità, ma attività vulcaniche o movimenti sismici potrebbero creare problemi irreversibili.
La popolazione, giustamente, non vuole avere depositi di scorie nei loro territori e si oppone fortemente.
venerdì 13 marzo 2009
giovedì 12 marzo 2009
Energia Nucleare... fissione e fusione
La fissione nucleare consiste nella disintegrazione del nucleo dell’ atomo di alcuni elementi, detti fissili, per mezzo di piccolissime particelle (neutroni) che lo colpiscono e lo spezzano in due nuclei più leggeri. Il prodotto della scissione ha una massa più piccola di quella iniziale: ciò significa che, durante il processo, una parte della materia si è trasformata in energia. Se la quantità fissile è sufficiente, durante la fissione si liberano altri neutroni capaci, a loro volta, di colpire i nuovi nuclei, e così via. L’ elemento fissile usato nelle centrali nucleari è l’ uranio 235.
La fusione nucleare consiste nell’ unione di nuclei di atomi leggeri per formare nuclei più pesanti. Quando due nuclei leggeri (deuterio e trizio, isotopi dell’ idrogeno) sono spinti con forza uno contro l’ altro, possono saldarsi, fondersi insieme e formare un solo nucleo il quale, però, risulta un po’ meno pesante della somma degli altri due. La quantità di materia mancante si è trasformata in energia.
mercoledì 11 marzo 2009
martedì 10 marzo 2009
Caro prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(3)
lunedì 9 marzo 2009
Caro prof., proprio oggi che lei non è in classe vorrei dirle che...(1)
giovedì 5 marzo 2009
martedì 3 marzo 2009
Grafici sull' Energia Elettrica
lunedì 2 marzo 2009
Risorse Energetiche... per saperne di più
Risorse energetiche: Insieme delle materie prime e dei fenomeni naturali sfruttati per produrre energia. Per ciascun paese, il consumo di energia è determinato dal livello di attività produttiva (l'energia è essenziale per far funzionare industrie e trasporti) e dal livello di vita dei consumatori (per svolgere le attività quotidiane, per l'illuminazione, il riscaldamento). Il fabbisogno di energia viene generalmente espresso in termini di tonnellate di carbon fossile o di barili di petrolio – le fonti energetiche a tutt'oggi più diffuse –; un barile equivale a 158,987 litri.
La continua crescita della popolazione mondiale (si prevede che, dai circa 6 miliardi attuali, arrivi agli 8 miliardi intorno al 2020), l'aumento del livello di vita nei paesi industrializzati e il crescente fabbisogno di energia dei paesi in via di sviluppo (America latina, Asia, Africa, e in particolare India, Cina, Brasile e Indonesia) fanno prevedere che il consumo mondiale di energia continuerà a crescere a un ritmo di circa 1,5% all'anno. Questo scenario genera nei governi motivate preoccupazioni, sia perché le risorse energetiche oggi più utilizzate sono limitate, sia perché le tecniche necessarie per il loro utilizzo causano inquinamento ambientale e alterano l'equilibrio ecologico del pianeta. Ne segue che attualmente, una delle principali preoccupazioni dei governi in fatto di risorse energetiche sia la ricerca di fonti alternative a quelle tradizionali, possibilmente non inquinanti e non esauribili, e il risparmio di energia.
2. Evoluzione dei consumi di energia
Per migliaia di anni, le fonti di energia utilizzate sono state quasi esclusivamente la legna da ardere, gli scarti agricoli e lo sterco animale. Fu solo a partire dal XVII secolo, con la rivoluzione industriale e l’impiego massiccio della macchina a vapore nell’industria, che il consumo di energia subì un brusco aumento e la fonte primaria divenne il carbone. Poi, nel corso del XX secolo, il fabbisogno energetico mondiale è aumentato vertiginosamente. Per decenni il mondo intero ha attinto alle fonti naturali non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturale), senza preoccuparsi della loro limitatezza. Soltanto con la crisi energetica del 1973 si è presa coscienza della necessità di cercare valide fonti alternative di energia. La crisi fu scatenata dal provvedimento dei paesi produttori di petrolio (membri dell’vedi OPEC), che quadruplicarono il prezzo del barile di petrolio, riducendo nel contempo le forniture ai principali paesi importatori. Il prezzo continuò a salire fino al 1980, quando raggiunse la cifra record di 40 dollari al barile. La Comunità Europea si accordò allora per ridurre l'utilizzo di petrolio, privilegiando il carbone e l'energia nucleare, e per una politica di risparmio energetico. Furono gli anni che videro i cittadini rinunciare all'uso dell'automobile per privilegiare i trasporti pubblici, e iniziare a porre attenzione ai consumi casalinghi di elettricità e di combustibile per il riscaldamento. Oggi il prezzo del barile di petrolio (tenendo conto delle svalutazioni monetarie) è ridisceso all'incirca ai livelli da cui era partito, ma il risparmio energetico e la ricerca di risorse di energia alternative è ancora una delle primarie preoccupazioni mondiali.
3. Fonti energetiche
È diffuso l'uso di classificare le risorse di energia in fonti non rinnovabili e fonti rinnovabili.
1. Fonti non rinnovabili
Le fonti non rinnovabili includono i combustibili fossili solidi, liquidi e gassosi originatisi per lenta trasformazione di materiali organici, in strati più o meno profondi della crosta terrestre, e i combustibili fissili, fonte primaria per la produzione di energia nucleare. Ai primi appartengono carbon fossile, petrolio, gas naturale, ai secondi, l'uranio e il torio.
Petrolio e gas naturale non sono equamente ripartiti sulla superficie terrestre; il carbone invece è più abbondante e diffuso più uniformemente, tanto da poter continuare a soddisfare il bisogno energetico ancora per qualche secolo. Il problema del carbone è piuttosto di tipo ecologico: il suo utilizzo comporta il rilascio in atmosfera di grosse quantità di biossido di carbonio. A parità di peso, infatti, il carbon fossile emette una quantità maggiore di biossido di carbonio rispetto al petrolio e al gas naturale. Per ciascuno di questi tre combustibili, a seconda dei giacimenti, esistono tuttavia differenze significative di qualità: per quanto riguarda il gas naturale, ad esempio, quello estratto dal giacimento che si trova a Groninga, nei Paesi Bassi, contiene meno dell'1% di biossido di carbonio, quello del giacimento di Krahnberg, in Germania, ne contiene il 53%, quello di Catania, in Italia, il 49%.
I combustibili fossili, inoltre, non possiedono lo stesso valore energetico: 1 kg di petrolio produce per combustione 10.000 kilocalorie (kcal), mentre la stessa quantità di carbone fornisce 7000 kcal e con 1kg di gas naturale si ottengono circa 8000 kcal. È abitudine comune definire, come unità di misura di confronto fra le varie risorse di energia, la 'tonnellata equivalente di petrolio' (tep): 1 ton di petrolio equivale a 1,5 ton di carbone o a 1000 m3 di gas naturale. Una tep equivale alla produzione di circa 4500 kWh di energia elettrica.
Attualmente, l'utilizzo dei combustibili fossili nel mondo è così ripartito: il 44% del totale è rappresentato da petrolio, il 31% dal carbone e il 25% da gas naturale.
L'uranio si trova in numerose rocce, ma in quantità limitate. Il suo trattamento al fine di ottenere combustibile atto a sostenere i processi di fissione nucleare è estremamente costoso e potenzialmente pericoloso per l'ambiente e per l'uomo. Per questo motivo, dopo un breve entusiasmo dilagato intorno agli anni Settanta, l'energia nucleare non è vista come l'alternativa energetica del prossimo millennio alle risorse tradizionali.
2. Fonti rinnovabili
Le fonti di energia rinnovabili (disponibili in quantità non limitate) sono state fra le prime a essere sfruttate dall'uomo. Sono, ad esempio, la legna, o più in generale le biomasse; l'energia idraulica, già oggi utilizzata nelle centrali idroelettriche; l'energia eolica, fornita dal vento; l'energia degli oceani, che si ricava attraverso il recupero del calore immagazzinato nelle masse d'acqua; l'energia solare, trasformabile in calore o in energia elettrica, che al giorno d'oggi si configura come la fonte alternativa più promettente, grazie anche ai consistenti progressi, nell'ultimo decennio, della ricerca tecnologica del settore.
Per millenni la legna da ardere e altra biomassa hanno rappresentato, naturalmente, i combustibili principali per gli esseri umani. Negli ultimi 150 anni ne sono stati consumati circa 30 Gtep (un Gtep corrisponde a una gigatonnellata di petrolio equivalente). L'energia idrica ha rappresentato la seconda più ampia scorta di energia rinnovabile, con un consumo di circa 13 Gtep nello stesso periodo di tempo. La biomassa fornisce ancora circa il 12% dell'energia utilizzata nel mondo e più del 35% di quella impiegata nei paesi in via di sviluppo.
Le fonti di energia rinnovabile hanno, rispetto ai combustibili fossili, il grosso vantaggio di produrre solo in minima parte emissioni dannose all'uomo e all'ambiente: zolfo, particelle in sospensione, benzene e composti organici volatili, oltre ai gas (tra cui biossido di carbonio, metano e ossido di azoto) che contribuiscono all'effetto serra.
Nel corso della conferenza mondiale sul clima del 1997, tenutasi a Kyoto, in Giappone, è stato firmato un accordo storico per la riduzione delle emissioni dei gas serra, che può significare un decisivo aumento dello sfruttamento delle fonti rinnovabili (vedi Protocollo di Kyoto). Attualmente coprono ancora una percentuale ancora troppo piccola del fabbisogno totale di energia primaria, pari al 20% circa.
3. Efficienza di conversione dell'energia
Tutte le risorse di energia fin qui esaminate sono fonti di energia primaria, che, nella maggior parte dei casi, viene poi convertita in energia secondaria: da queste fonti infatti si ricava elettricità, benzina per automobili, carburante per aeroplani, cherosene e gasolio per illuminazione e per riscaldamento, carbone di legna ecc. La conversione richiede impianti e tecnologie complessi: raffinerie di petrolio, centrali termoelettriche alimentate a carbone o a gas, centrali nucleari, celle fotovoltaiche ecc. A questa fase segue la distribuzione della forma finale (dell'elettricità attraverso la rete di distribuzione, della benzina in autocisterne) e l'applicazione dell'energia a un apparecchio utilizzatore (una cucina a gas, una lampadina, un forno, un'automobile, un aeroplano) per fornire il servizio energetico richiesto (riscaldare, illuminare, muoversi ecc.). La trasformazione finale dell'energia da parte dell'apparecchio utilizzatore viene chiamata conversione in energia utile. Ciascuna fase di questo lungo percorso ha un'efficienza limitata, spesso piuttosto bassa, e provoca la perdita di una parte di energia, tanto preziosa e difficile da ottenere; aumentare l'efficienza della conversione e dell'uso dell'energia, e il livello di rendimento di apparecchi elettrici ed elettronici, equivarrebbe a 'scoprire' una nuova risorsa di energia. Secondo varie stime, l'efficienza di utilizzo dell'energia primaria sarebbe ben al di sotto del 10% e, pertanto, i potenziali miglioramenti futuri potrebbero avere un impatto significativo sulla domanda mondiale di energia. In questa direzione si stanno impegnando numerosi gruppi di scienziati francesi e statunitensi, e i maggiori produttori di apparecchi elettronici per l'informatica e di elettrodomestici.
4. Riserve energetiche
La stima delle scorte energetiche richiede conoscenze geologiche e tecnologiche, nonché la capacità di compiere previsioni economiche. La crescente incertezza sull'abbondanza delle fonti e l'incremento dei costi sono i due parametri fondamentali che determineranno, nei decenni futuri, la capacità delle nazioni di approvvigionarsi di energia. Le risorse identificate come recuperabili, tecnicamente ed economicamente, con tecnologie attuali e a prezzi correnti vengono chiamate 'riserve accertate'. Queste valutazioni vengono solitamente effettuate da parte delle compagnie energetiche, per meglio orientare i loro investimenti, e come tali non sempre sono totalmente oggettive. Talvolta si suppone che le riserve accertate siano le uniche risorse esistenti. In realtà, anche altre risorse con caratteristiche geologiche ed economiche incerte fanno parte delle risorse di base.
1. Combustibili fossili e fissili
Nel caso dei combustibili fossili, sono risorse accertate il carbon fossile e la lignite; il petrolio convenzionale e non convenzionale (greggio pesante, bitume naturale e olio di scisto); e il gas naturale (in argilliti devoniane, in formazioni di sabbia compatta, in acquifere geopressurizzate e in strati di carbone). Risorse ulteriori, di cui il totale e il recupero economico sono incerti, sono considerate 'incidentali'. Nel caso degli idrati di metano intrappolati nel permafrost o dell'uranio naturale (e dei suoi idrati) nell'acqua di mare, le quantità esistenti sono elevate, ma tutti i dati sulla capacità di sfruttamento di queste risorse sono incerti. Si può ritenere che le migliorate conoscenze geologiche, insieme ai progressi tecnologici, renderanno possibile una stima più accurata delle risorse di base.
I combustibili fossili non sono distribuiti uniformemente nel mondo: quasi il 70% delle riserve mondiali accertate di petrolio recuperabile si trova in Medio Oriente, mentre il gas naturale si trova per il 29% in Medio Oriente e per il 43% negli stati dell'ex Unione Sovietica. Le risorse a recupero totale e la maggior parte delle sabbie bituminose e del bitume mondiale si trovano, invece, nell'America settentrionale, negli stati dell'ex Unione Sovietica e in piccola parte in Cina. Questa distribuzione non uniforme causa alle diverse nazioni problemi quali la dipendenza dall'importazione, la difficoltà degli approvvigionamenti, la fluttuazione dei prezzi, che si traducono spesso in problemi politici, e la preoccupazione di diversificare le risorse, per rendersi sempre più indipendenti da altri paesi per gli approvvigionamenti.
Attualmente, in Europa occidentale il consumo annuale di combustibili fossili è di circa 3 tep per abitante, mentre arriva a 8 tep negli Stati Uniti. Il consumo mondiale di queste riserve oggi è pari a 8 miliardi di tep, e dovrebbe salire fino a 14 miliardi intorno al 2020: gran parte della domanda viene da paesi in via di sviluppo. A questi paesi certamente non si può chiedere di ridurre il consumo energetico, nè di volgersi verso fonti alternative, oggi ancora estremamente costose. A questo ritmo, le riserve mondiali di petrolio e di gas si saranno esaurite fra cinquant'anni, quelle di carbone fra un paio di secoli.
Una risorsa energetica aggiuntiva, potenzialmente importante, che non crea praticamente emissioni di gas a effetto serra, è l'energia nucleare. Nel mondo esistono circa 430 impianti nucleari attivi, con una capacità totale di generazione di circa 340 GW (1 GW, o gigawatt, corrisponde a un miliardo di watt). Più di 30 paesi hanno impianti di energia nucleare operativi o in costruzione, che forniscono circa il 18% dell'elettricità generata nel mondo (con una punta superiore al 75% in Francia).
In generale, tuttavia, lo sviluppo dell'energia nucleare si è arrestato di fronte alla preoccupazione della popolazione per la sicurezza operativa, la gestione delle scorie radioattive e la proliferazione delle armi nucleari. Questi tre aspetti costituiscono i problemi più importanti dell'industria nucleare, e per il momento, pongono al suo sviluppo un limite molto inferiore al potenziale tecnico. Mantenendo l'attuale livello di uso dell'uranio (al di sotto delle 60.000 tonnellate annue), si stima che questa risorsa possa venire estratta ancora per 64 anni con un costo di circa 130 dollari/kg. Inoltre, ritrattando e riciclando l'uranio e il plutonio, si potrebbe aumentare fino al 50% il numero di anni di disponibilità di tale combustibile. Un ulteriore incremento di disponibilità potrebbe derivare dall'uso di reattori autofertilizzanti.
"Risorse energetiche," Microsoft® Encarta® Enciclopedia Online 2008http://it.encarta.msn.com © 1997-2008 Microsoft Corporation. Tutti i diritti riservati.
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venerdì 27 febbraio 2009
giovedì 26 febbraio 2009
Green Day
Michael Ryan Pritchard – Mike Dirnt – ( nato il 04/05/1972 a Rodeo)
Frank Edwin Wright ll – Trè Cool – (nato il 09/12/1972 a Francoforte sul Meno)
Dato che i Green Day sono il mio gruppo musicale preferito (e anche perché non avrei scelto nient’altro da descrivere), ho deciso di scrivere un post su di loro.
Il gruppo si formò a Berkeley (in California) nella seconda metà degli anni ‘80, con il nome Sweet Children ed era composto da Billie Joe Armstrong (cantante e chitarrista), Mike Dirnt (seconda voce e bassista) e da Al Sobrante (batterista). Nonostante i primi successi al Gilman 924 (il locale punk della città), Al Sobrante lasciò la band per seguire il college. Senza il batterista, la band non poteva campare a lungo… incredibilmente il batterista cadde nelle braccia di Billie e Mike proprio una sera, mentre faceva l’autostop in un’autostrada: era Trè Cool, batterista di una band che, casualmente, aveva lasciato da poco tempo. Nel 1990 i tre si unirono in una band che chiamarono Green Day, perché il nome precedente significava bravi bambini e anche se non sono sempre stati così bravi, non erano più da considerarsi bambini. I primi risultati non tardarono: nello stesso anno incisero 1039 Smoothed Out Slappy Hours, un album chiamato EP (in ogni singolo brano sono registrate anche le prove che facevano prima di iniziare a suonare). Secondo album è Kerplunk! (1991), anche se dal nome non si direbbe un album fantastico, Dookie (1994) è stato un album vendutissimo (oltre 10 milioni di copie). Poi Insomniac (1994), Nimrod (1997), Warning: (2000), International Superhits! (2001), Shenanigans (2002) che è un album dove sono raccolte le canzoni mai registrate e le più rare che abbiano mai cantato. E nel 2004 arrivò l’album evento, quello che passò nella storia come miglior album punk-rock mai uscito, nominato 7 volte ai Grammy Adwards tra cui ‘Miglior album del 2004’ con particolare attenzione al brano "Boulevard of broken dreams": signori e signore, è con onore che vi presento… American Idiot! Dopo questo cd ovviamente non se ne sono stati là a girarsi i pollici, l’anno dopo infatti hanno fatto un concerto grandioso in Inghilterra (alle Milton Kenyes Bowl), con più di 65'000 biglietti venduti. Nel 2007 è uscito Transmissions, un EP, che inoltre non ha avuto un gran successo. Durante la serata dei Grammy Adwards è giunta come sorpresina ai fans che a maggio arriverà nei negozi di musica il nuovo album dei Green Day che si chiamerà 21st Century Breakdown.
di Isabella B.
martedì 24 febbraio 2009
Accordo Italia-Francia sul nucleare
lunedì 23 febbraio 2009
A scuola Internet non è una priorità
E tutto il bailamme sulla scuola delle tre "I"? Dal prossimo mese di settembre la scuola primaria passerà dall'organizzazione modulare, con tre insegnanti su due classi, al "maestro unico di riferimento". Il passaggio cancellerà le ore di compresenza e tutte le attività legate ad esse: corsi di recupero e di approfondimento, laboratori di Informatica, supplenze, ecc. Con i moduli, infatti, le 54 ore di lezione settimanali di due classi funzionanti a 27 ore vengono coperte da 3 insegnanti che assicurano 18 ore a testa di lezione. La restante parte dell'orario settimanale del docente (4 ore) vengono utilizzate per ampliare l'offerta formativa o tappare i buchi dei colleghi assenti. Ma fra qualche mese tutto questo verrà "tagliato".